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Federali: Grigioni (definitivo), UDC conquista secondo seggio

(Keystone-ATS) L’UDC conquista un altro seggio in Consiglio nazionale anche nei Grigioni: i democentristi avranno due mandati e oltre all’uscente Heinz Brand invieranno a Berna Magdalena Martullo-Blocher.

Dovrà invece rinunciare alla sua poltrona Josias Gasser dei Verdi liberali (PVL). Il Partito borghese democratico (PBD), il Partito popolare democratico cristiano (PDC, ossia il PPD) e il PS hanno difeso le loro posizioni.

Resta invece di nuovo fuori dai giochi il Partito liberale democratico (PLD, corrispondente al PLR), che quattro anni fa aveva perso il suo seggio alla Camera del popolo a favore proprio dell’oggi escluso Gasser (12’990 consensi).

Il risultato migliore è stato realizzato da Heinz Brand (23’183 preferenze), candidato sulla “lista B” dell’UDC. La Martullo-Blocher (della “lista M”) ha ottenuto 18’901 voti. La figlia dell’ex consigliere federale Christoph Blocher, che guida il gruppo chimico Ems-Chemie – la principale impresa del cantone – aveva già fatto sapere che anche in caso di elezione avrebbe mantenuto la residenza nel canton Zurigo. Ciò non si è quindi rivelato un handicap.

L’imprenditrice è riuscita pertanto a imporsi di misura sull’alleanza tra PBD, PDC e PLD che in base a un sondaggio di inizio mese della “Südostschweiz” e del radiogiornale regionale della SRF era data per favorita per l’ottenimento del seggio del PVL. Quest’ultimo, tagliato fuori dall’alleanza a tre al centro, aveva rinnovato, seppur con riluttanza, la congiunzione con il PS.

Dal canto suo Martin Candinas (PDC) ha conquistato 21’782 consensi, Silva Semadeni (PS) 14’863. Duri Campell (12’570) eredita il seggio PBD di Hansjörg Hassler, che non si era ricandidato dopo 16 anni a Berna.

In termini di partiti, l’UDC è rimasta la prima formazione politica con il 29,73% delle preferenze, praticamente stabile rispetto al 24,49% del 2011, seguita dal PS con il 17,62% (cresciuto rispetto al 15,61% di quattro anni fa), il PDC con il 15,04% (sceso dal 16,63%), il PBD con il 14,48% (crollato dal 20,46%), il PLD con il 13,26% (progredito dall’11,90%) e il PVL con il 7,87% (8,25%). La neonata formazione dei Democratici liberali patriottici, alleata dell’UDC, ha raccolto lo 0,22% dei consensi.

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