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Federali: PPD mira a raggiungere il 14% dei voti

(Keystone-ATS) Il PPD non nasconde le sue ambizioni in vista delle elezioni federali del prossimo ottobre. Il partito di Christophe Darbellay mira a raggiungere il 14% dei voti (12,3% nel 2011) e a restare la prima formazione al Consiglio degli Stati. Per quanto riguarda il Consiglio federale, i popolari democratici auspicano che il centro mantenga i due seggi attuali.

Per raggiungere questi obiettivi, il partito conta sui voti dell’elettorato indeciso e sui delusi del PLR e delle nuove formazioni del centro, ha dichiarato il presidente del PPD Christophe Darbellay in un’intervista pubblicata dal quotidiano “La Liberté”. “Il nostro potenziale non è sfruttato a sufficienza”, ha aggiunto.

Nella Svizzera tedesca il consigliere nazionale vallesano intravvede delle opportunità di crescita nei cantoni di San Gallo, Argovia e Uri. In Romandia il PPD punta a un consigliere nazionale supplementare in Vallese, mentre in Ticino mira a mantenere i seggi attuali. Secondo Darbellay, sarà invece più difficile difendere il seggio al Consiglio nazionale nel canton Vaud, così come i due consiglieri agli Stati in Vallese.

Alleanze

Quanto ad eventuali alleanze, il presidente del PPD pensa soprattutto a quella con il Partivo evangelico (PEV), suo partner tradizionale, e con il Partito borghese democratico (PBD), nonostante il fallimento del progetto di unione con la formazione di Eveline Widmer-Schlumpf. “Per talune congiunzioni di liste sono stati già presi accordi, mentre altre sono in discussione”, ha detto.

Darbellay non preconizza alcuna alleanza con UDC o PS, mentre in certi cantoni – come a Ginevra o a Zugo – si riproporranno i tradizionali apparentamenti con il PLR. Possibili congiunzioni con i Verdi liberali non sono escluse in determinati cantoni.

Un centro forte in Consiglio federale

Per il Consiglio federale, il PPD intende soprattutto garantire una presenza forte al centro. “Il giorno in cui avremo due UDC e due PLR in governo, la politica svizzera cambierà in maniera radicale: si può immaginare che cosa significherebbe questa rappresentanza in termini di energia, trasporti, budget per la formazione e l’educazione”, ha sottolineato il consigliere nazionale.

A suo avviso, il PPD è attualmente in grado di influenzare in maniera decisiva tutte le scelte in Parlamento e in governo. Il partito farà campagna sulla famiglia, la classe media, il lavoro, le relazioni bilaterali con l’UE e la sicurezza interna.

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