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Filippine: ignorato cessate il fuoco, violenze continuano

Questo contenuto è stato pubblicato il 14 settembre 2013 - 11:17
(Keystone-ATS)

Nonostante il cessate il fuoco dichiarato proprio ieri sera, si sono intensificati nella notte i combattimenti fra l'esercito e i ribelli islamici separatisti nella città filippina di Zamboanga.

Secondo l'esercito, almeno 53 persone sono state uccise dall'inizio dei combattimenti, entrati nel sesto giorno consecutivo a Zamboanga, conosciuta come la città dei fiori. Decine di persone sono rimaste ferite mentre 60mila sono gli sfollati con decine di abitazioni bruciate o danneggiate.

I ribelli hanno colpito postazioni del governo e sequestrato civili per usarli come scudi umani. Nella tarda serata di ieri, il vicepresidente delle Filippine, Jejomar Binay, ha detto di aver parlato con il leader dell'Mnlf (Fronte nazionale di liberazione Moro), Nur Misuari, ed entrambi si sono accordati per un cessate il fuoco per risolvere il conflitto. Un ordine che però è stato violato nella notte.

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