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FMH: cartella informatizzata attraversa una fase critica

Un'immagine simbolica mostra un medico che sta visitando una paziente (foto d'archivio). Keystone/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) La Federazione dei medici svizzeri (FMH) preme sul pedale del freno per quanto riguarda la cartella informatizzata del paziente (CIP): alcune questioni possono essere risolte solo da esperti della sanità e non da tecnici informatici.

La legge federale sulla cartella informatizzata potrebbe entrare in vigore nel primo trimestre 2017, afferma Yvonne Gilli, membro del comitato centrale della FMH, in un articolo pubblicato nell’ultimo Bollettino dei medici svizzeri. L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ed eHealth Suisse, l’Organo di coordinamento tra la Confederazione e i cantoni, stanno attualmente lavorando alle disposizioni di applicazione.

“Ciò che temevamo è avvenuto: ci sono troppe norme e le esigenze sono troppo elevate. La profusione dei dettagli tecnici e giuridici rendono le disposizioni inadeguate e difficilmente leggibili”, spiega Gilli. “Le cartelle informatizzate non saranno adottate dai medici se le procedure più correnti non vengono riviste e chiarite”, aggiunge.

Allo stato attuale, la FMH si aspetta che l’UFSP rallenti il processo applicazione, sopratutto per coordinare il passaggio al digitale nelle differenti professioni mediche.

“Anche se non vi è una resistenza di base alla cartella informatizzata da parte della FMH, vogliamo evitare che i processi vengano svolti da tecnici che non capiscono ‘il linguaggio’ dei medici e dei pazienti”, afferma Gilli.

“Le aspettative dei politici potrebbero inoltre essere troppo alte, poiché la cartella informatizzata del paziente non è altro che uno strumento. Offre dei vantaggi, ma può anche ridurre le possibilità di comunicazione tra medico e paziente. Per alcuni medici, di una certa età o esperienza, ciò non ha senso”.

I responsabili dell’UFSP hanno preso sul serio le critiche e sono pronti a rivedere alcuni punti importanti dell’ordinanza. La palla è ora nelle mani del gruppo di lavoro interprofessionale per la cartella informatizzata del paziente (GTIP-DEP), che raggruppa otto associazioni professionali del campo della sanità.

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