Prospettive svizzere in 10 lingue

Forum per l’italiano preoccupato per minoranze linguistiche

(Keystone-ATS) Il Forum per l’italiano in Svizzera è preoccupato per la comprensione confederale e le minoranze linguistiche elvetiche.

Secondo l’associazione, fondata nel 2012 dal canton Ticino e dal Canton Grigioni, che si batte per la tutela e la promozione della lingua di Dante, la recente decisione del Parlamento turgoviese di posticipare l’insegnamento del francese alle scuole medie e la sentenza del Tribunale federale favorevole all’iniziativa popolare grigionese per l’insegnamento di una sola lingua “straniera” alle elementari rappresentano un “motivo di preoccupazione” e “di scarso rispetto per le minoranze linguistiche”.

In una nota odierna, il Forum “confida nel buon senso della popolazione grigionese che (…) saprà riconfermare, con il chiaro sostegno all’italiano e al romancio, la propria identità multiculturale ed evitare inopportune forme di discriminazione fra gli allievi”.

Inoltre, l’associazione “si augura che anche i cittadini del Canton Turgovia, se chiamati a pronunciarsi su un probabile referendum, possano preferire con il loro voto le soluzioni previste dal Concordato Harmos”.

Se ciò non avvenisse, il Forum per l’italiano in Svizzera “si farà promotore di una richiesta presso il Consiglio federale”, affinché intervenga “con determinazione per rafforzare gli obblighi che derivano dalla Costituzione e (…) dalla Legge sulle lingue”.

Il Forum denuncia pure “il rischio concreto che la contrapposizione in atto tra la Svizzera francese e la Svizzera tedesca in materia di insegnamento delle lingue abbia come conseguenza di assicurare, sì, l’insegnamento della seconda lingua nazionale, ma anche di decretare la scomparsa dell’italiano dalle scuole dell’obbligo delle altre regioni linguistiche”.

Secondo l’associazione, presieduta dal consigliere di Stato ticinese Manuele Bertoli e coordinata dall’ex direttore della Divisione della scuola presso il Dipartimento ticinese della pubblica educazione Diego Erba, se l’obiettivo dell’autorità federale e delle competenti autorità cantonali è di tutelare la lingua francese nella Svizzera tedesca e il tedesco in Romandia, “analoga tutela deve essere riconosciuta all’italiano e alla sua cultura”.

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