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FR: inquinamento ruscello di Givisiez considerato evento maggiore

Gli sbarramenti hanno consentito di evitare conseguenze ancor peggiori per la flora e flauna della zona sda-ats

(Keystone-ATS) Il Canton Friburgo ha istituito un Organo cantonale di condotta per gestire gli effetti dell’importante fuga di 45’000 litri di carburante diesel avvenuta mercoledì scorso sul sito dei Trasporti pubblici friburghesi (TPF) a Givisiez.

“L’inquinamento, sebbene non abbia conseguenze sulla salute della popolazione, è considerato un evento maggiore”, vale a dire grave, indica oggi un comunicato delle autorità cantonali.

La rinaturalizzazione del ruscello Tiguelet, in cui sono finiti buona parte degli idrocarburi, prenderà parecchi mesi. Grazie a sbarramenti galleggianti per contenere il prodotto e limitare l’inquinamento, il torrente La Sonnaz è stato poco toccato dall’evento e il lago di Schiffenen, dove si getta il corso d’acqua, è rimasto “preservato”.

Stando alla nota, il dispositivo attuato consente un coordinamento ottimale dei servizi dello Stato e dei comuni interessati (Belfaux, La Sonnaz e Pensier). L’impatto sulla flora e la fauna è per il momento “contenuto” (un centinaio di pesci sono stati estratti e portati in acque chiare, cinque anatre sono morte), ma la valutazione sulle conseguenze a lungo termine è “in corso”, precisano le autorità cantonali. Il Ministero pubblico ha intanto avviato un procedimento penale.

Assistenza da quattro cantoni

L’inquinamento ha avuto origine nel deposito centrale dei TPF, situato alla periferia nord-occidentale di Friburgo, sul territorio di Givisiez. Nella notte tra il 12 e il 13 novembre, si è verificata una fuga di oltre 45’000 litri di diesel.

Gli idrocarburi persi dalle cisterne di stoccaggio sono finiti nei canali di ritenzione, ma una parte indeterminata ha raggiunto il Tiguelet e, in seguito il torrente La Sonnaz. La rete dell’acqua potabile della zona non è stata toccata.

I pompieri hanno rapidamente installato sbarramenti galleggianti e sono subito iniziate le operazioni per pompare e neutralizzare gli idrocarburi. Finora sono stati recuperati circa 25’000 litri di diesel, precisa la nota. Le autorità friburghesi hanno anche fatto appello ad altri cantoni (Berna, Argovia, Zurigo e Turgovia) per trattare l’acqua e trovare un’assistenza logistica.

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