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Francia: addio al re della fisarmonica André Verchuren

(Keystone-ATS) La leggenda è finita: André Verchuren, il più grande fisarmonicista francese, è morto ieri, a 92 anni, in seguito a un arresto cardiaco. Verchuren è morto a Chantilly, nel dipartimento dell’Oise, mentre stava in pizzeria, ha riferito il figlio André.

Maestro indiscusso del cosiddetto “bal musette” – nato nel quartiere della Bastiglia alla fine del XIX/o secolo, grazie all’incontro dei migranti francesi dell’Alvernia con i migranti italiani – Verchuren ha contribuito a far ballare milioni di francesi con il ritmo della sua fisarmonica, che per cinquant’anni si è portato ai quattro angoli della Francia.

Egli ha smesso di esibirsi appena un anno fa, a 91 anni, e ha registrato migliaia di canzoni tra cui alcuni grandi successi come ‘Le Chouchou de mon cÅ“ur’, ‘La Saint-Hubert’ o ‘Les Fiancés d’Auvergne’.

“La mia vita – dichiarava al quotidiano Le Parisien nel 1992 – può riassumersi in alcuni numeri impressionanti: sette milioni di chilometri percorsi in automobile, un milione in aeroplano, più di cinquanta milioni di dischi venduti. E soprattutto ho fatto ballare 17 milioni di persone in tutto il mondo”. E ancora: “Ho cominciato a suonare quando avevo 4 anni, prima ancora di imparare a scrivere”.

Partigiano nella Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale, Verchuren aiuterà i paracadutisti delle forze alleate di liberazione a nascondersi. Denunciato e arrestato dalla Gestapo nel giugno del 1944, verrà torturato e inviato al campo di Dachau, dove passerà 13 mesi, di cui un periodo alla Sonderkommando, la sezione incaricata dei forni crematori. Al suo ritorno, ci vorranno diversi anni prima che torni suonare.

Grande appassionato di bici e di cinema, Verchuren, che era già vedovo, lascia due figli, anch’essi musicisti, nonché una medaglia della Legion d’Onore, il massimo riconoscimento dello Stato francese.

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