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Francia: condannato a 8 anni il “dentista degli orrori”

(Keystone-ATS) È stato condannato a otto anni di prigione M. v. N., il cosiddetto “dentista degli orrori”, accusato, tra l’altro, di aver strappato i denti senza anestesia a decine di pazienti quando esercitava la professione nella cittadina di Château-Chinon, dal 2008 al 2012.

Accusato di violenze, maltrattamenti, truffa e frode, M. v. N. venne estradato in Francia dopo il via libera del tribunale di Amsterdam, nel novembre 2014. Nelle loro agghiaccianti testimonianze alcuni pazienti lo hanno bollato come un “macellaio”. Il tribunale di Nevers lo ha condannato oggi ad una pena di otto anni senza condizionale e il divieto totale di esercitare la professione.

A marzo durante il processo il procuratore Lucile Jaillon-Bru aveva richiesto la condanna a otto anni denunciando il “disastro sanitario” causato da quest’uomo di 51 anni, autore di “violenze con l’unico scopo di ottenere i rimborsi sanitari”. Il procuratore ha riconosciuto mutilazioni su almeno 53 pazienti. Sul banco delle vittime un centinaio di malcapitati che hanno raccontato la loro incredibile disavventura. Secondo una delle prime perizie psichiatriche effettuate, il falso dentista dai capelli grigi è affetto da “grave patologia narcisistica”. Secondo altri periti, però, M. v. N. era perfettamente cosciente di quello che faceva e altrettanto disinteressato alle conseguenze nefaste sulle persone.

Ascessi, infezioni, protesi o apparecchi montati male e inseriti a casaccio sulle gengive, denti sani strappati: i testimoni hanno raccontato di tutto. Nel 2008, il medico olandese arrivò a Chateau-Chinon come un messia, dal momento che il piccolo comune è uno dei tanti centri che in Francia sono afflitti dalla “desertificazione medica”, la scarsa propensione a risiedere di professionisti della sanità. Per il suo eccentrico comportamento e il suo francese appena accennato, cominciò ad essere considerato quasi come un guru. Nonostante i danni procurati, aveva praticamente tutta la cittadina nel suo ambulatorio. Dove usava addormentare con anestesie pesantissime i pazienti dopo aver pronunciato la fatidica frase con accento olandese: “petite piqure, pas faire mal” (piccola puntura, non fare male…).

La sua avventura si concluse nel 2012, dopo casi gravissimi (una paziente con pezzi di uno strumento da dentista rimasti incastrati nella gengiva, un altro con un principio di infarto). Oggi la condanna e l’interdizione a vita di esercitare la professione.

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