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Francia: Sarkozy punito, Ps primo, sorpresa Le Pen

(Keystone-ATS) Berna – Dura batosta per la destra del presidente Nicolas Sarkozy al primo turno del voto regionale che si è tenuto oggi in Francia, mentre volano il partito socialista (Ps) di Martine Aubry e il Fronte Nazionale di estrema destra di Jean Marie Le Pen, in uno scrutinio che segna livelli record di astensionismo.
I socialisti incassano tra il 29,1% e il 30% dei voti mentre il partito presidenziale dell’Ump si deve rassegnare ad un risultato che oscilla tra il 26,7% e il 27,3%, secondo le stime degli istituti TNS-Sofres e OpinionWay. Al secondo turno del voto, domenica prossima, il Ps potrà contare anche sui voti degli ambientalisti e della sinistra radicale, contro una destra che corre da sola.
La sinistra, che dal 2004 guida 24 delle 26 regioni francesi (compresi i dipartimenti d’oltre mare), spera di realizzare il “grande slam” e vincere nelle uniche regioni ancora in mano a Sarkozy – Corsica e Alsazia – un modo per riguadagnare credibilità di fronte a una destra vittima del calo di popolarità di Sarkozy, che in questi ultimi mesi ha toccato i minimi storici (60% di opinioni negative secondo l’ultimo barometro).
Importante rimonta, invece, per il Fronte Nazionale di estrema destra di Jean Marie Le Pen, che si impone come quarta forza politica nazionale, con uno score che vola oltre il 10% (tra l’11,2 e il 12% delle preferenze), ben al di sopra dei risultati ottenuti alle scorse elezioni legislative ed europee.
Per il sito Internet del quotidiano “Le Figaro”, il Fronte Nazionale si impone come il vero “guastafeste” di questo scrutinio.
Anche il MoDem, il partito centrista di Francois Bayrou, si trova a dover riconoscere la disfatta, uscendo fortemente ridimensionato dal primo turno, con meno del 5% dei voti. Calano di quasi 5 punti rispetto alle europee dello scorso giugno anche gli ambientalisti di Europe Ecologie, guidati da Daniel Cohn-Bendit, che totalizzano circa l’11,4% dei suffragi.
Altro dato fondamentale che emerge da questo primo scrutinio é l’astensionismo, che ha raggiunto livelli record. Più di un elettore su due ha boicottato il voto: secondo gli ultimi dati, il 53% degli aventi diritto hanno disertato le urne. Al primo turno delle ultime regionali, nel 2004, l’astensione era stata del 39,16%.
“La scarsa partecipazione non consente di trarre da questo scrutinio una lezione nazionale”, ha detto il premier francese François Fillon. “Contrariamente a tutte le previsioni – ha Marie Le Pen, in uno scrutinio che segna livelli record di astensionismo.proseguito il braccio destro di Sarkozy – nulla è dunque deciso per il secondo turno in numerose regioni. Tutto resta aperto”.
“I francesi hanno posto il Partito socialista largamente in testa, siamo di fronte a un risultato storico, e dico grazie ai milioni di elettrici ed elettori che ci hanno dato il voto”, ha detto la leader socialista Martine Aubry.
Sarkozy, che dopo i primi risultati ha convocato una riunione d’emergenza all’Eliseo, ha ribadito più volte che queste elezioni non possono avere conseguenze nazionali. Anche se è stato proprio lui stesso a convincere ben 20 dei suoi ministri a candidarsi al voto, il che ha dato una dimensione di test a questo scrutinio, l’ultimo grande appuntamento elettorale prima del voto presidenziale del 2012.

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