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Frontalieri in diminuzione in Ticino nel IV trimestre

(Keystone-ATS) Il numero di lavoratori frontalieri in Ticino risulta in calo nel quarto trimestre del 2015 in controtendenza rispetto all’evoluzione a livello nazionale. Negli ultimi tre mesi dello scorso anno erano 62’478, -0,2% rispetto al III trimestre e -0,9% su un anno.

In Svizzera invece i lavoratori d’oltreconfine sono aumentati su un anno del 3,7% raggiungendo quota 304’117, stando agli ultimi dati pubblicati oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST).

I dati della Statistica dei frontalieri (STAF) sono stati rivisti a seguito di un cambiamento metodologico e sono pertanto diversi rispetto a quelli forniti tre mesi or sono. Per il terzo trimestre 2015 i frontalieri attivi in Ticino risultano essere 62’626 (e non 62’225 come annunciato in precedenza). Vi è stata quindi una diminuzione di 148 persone nel IV trimestre. In base alla nuova revisione dei dati, il record di lavoratori d’oltreconfine è stato raggiunto nel quarto trimestre del 2014: 63’078. La quota di 60’000 è stata superata nel IV trimestre 2013.

A livello nazionale nel IV trimestre 2015 i frontalieri sono aumentati dell’1,2% rispetto ai tre mesi precedenti e del 3,7% rispetto all’anno prima. Tutte le grandi regioni, ad eccezione del Ticino, hanno registrato incrementi. Nella Regione del Lemano – che in termini nominali conta il maggior numero di lavoratori provenienti da oltreconfine – i frontalieri hanno raggiunto quota 112’505, in aumento del 6,3% su un anno e del 2,5% in un trimestre.

La crescita è stata trainata quasi unicamente dal settore terziario: +5,6% sull’arco di un anno e +2,1% su un trimestre a 187’892. Nel secondario l’incremento è stato solo dello 0,8% su un anno mentre si è registrato un calo dello 0,2% su base trimestrale a 114’293. Per quanto riguarda le professioni esercitate, il gruppo più numeroso è quello dei lavoratori non qualificati (+4,9% su un anno a 55’267). Incrementi significativi si registrano anche nel gruppo “impiegati d’ufficio e affini” (+5,9% a 31’913) e “professioni nei servizi e nella vendita (+5% a 42’772).

La maggior parte dei frontalieri risiede in Francia: 164’893 in aumento del 5% su un anno. Segue poi l’Italia (69’463, +0%), la Germania (59’781, +4,2%) e l’Austria (7’892, +2,7%).

Nel IV trimestre 2002, anno in cui (il primo giugno) è entrata in vigore la libera circolazione con l’Ue, i frontalieri “svizzeri” erano 163’330, quelli “ticinesi” 32’792.

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