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Fusione Holcim-Lafarge occupa anche Procura federale

(Keystone-ATS) L’annunciata fusione tra il gigante del cemento sangallese Holcim e il gruppo omologo francese Lafarge, avvenuta lo scorso 7 aprile, occupa anche il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) oltre che la Commissione della concorrenza (Comco) et l’autorità di vigilanza della Borsa svizzera. La Procura federale intende verificare ci siano state operazioni insider.

Il giorno dell’accordo di fusione l’azione di Holcim è salita fin del 7,3%. Subito è nato il sospetto che qualcuno possa aver abusato della propria posizione all’interno dell’impresa per effettuare operazioni in borsa prima dell’annuncio ufficiale, ha riferito ieri la “SonntagsZeitung”.

“Il Ministero pubblico della Confederazione è stato informato dei fatti ed esamina se sussistano le condizioni per aprire un’inchiesta”, scrive la Procura federale in una nota diramata stamane, confermando informazioni del domenicale zurighese. L’MPC non ha voluto fornire all’ats maggiori indicazioni al riguardo.

Utile in ribasso nel primo trimestre

Holcim ha annunciato oggi un utile netto di 179 milioni per il primo trimestre 2014, contro i 295 milioni di gennaio-marzo 2013. A causa di effetti di cambio negativi il fatturato è diminuito del 5,4% a 4,08 miliardi, sebbene sia stato venduto più cemento. L’utile operativo è invece cresciuto del 9,3%.

Il calo dell’utile netto è dovuto alla vendita di una quota del 25% in Cement Australia nel primo trimestre dell’anno scorso, spiega Holcim in una nota. Senza questo elemento eccezionale, il profitto sarebbe cresciuto del 19,6%.

Per l’anno in corso Holcim si aspetta un nuovo aumento dei margini operativi.

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