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Gaza: Israele avvia indagini, anche su attacco scuola ONU

(Keystone-ATS) L’esercito israeliano ha avviato indagini per accertare se nella operazione ‘Margine Protettivo’ contro Hamas a Gaza ci sono state violazioni delle leggi internazionali o cattiva condotta da parte dei militari. Nelle 99 indagini complessive (44 iniziali e 55 nelle prossime settimane, secondo i media) – volute dal procuratore capo militare Dani Efroni e alcune già effettuate – ci sono casi controversi.

Tra questi: il bombardamento del 18 luglio da parte dell’aviazione di una spiaggia che causò la morte di 4 ragazzini tra i 9 e gli 11 anni; l’attacco a Beit Hanoun ad una scuola dell’Unrwa (l’agenzia dei profughi dell’Onu) il 24 luglio con 15 palestinesi uccisi.

Ma anche le azioni dell’esercito il 1 agosto che seguirono a Gaza il rapimento del corpo del soldato Hadar Goldin e l’applicazione della cosiddetta ‘Direttiva Annibale’, ovvero gli ordini impartiti per evitare ad ogni costo che un militare sia portato via dal nemico.

Indagini anche per altri incidenti: uno riguarda l’uccisione di una donna uscita di casa a Dahaniyeh, nonostante fosse stata autorizzata. O il caso – riportato dal New York Times – di un ragazzino che a Khuzaa ha denunciato di essere stato usato come scudo umano dai soldati.

E infine il sospetto che un militare della Brigata Golani – la più impegnata nel conflitto nella Striscia – abbia rubato in una casa a Sajaya, un quartiere di Gaza City.

Dei casi, sui quali è stata già effettuata un’analisi, e per i quali il procuratore capo militare non ha valutato violazione delle leggi internazionali, c’è quello ad esempio dell’attacco il 9 luglio ad una casa di Khan Younis che era stata “avvisata” dall’esercito stesso.

Sulla guerra a Gaza si è mossa anche l’Onu: le Nazioni Unite – hanno riferito media arabi citando il segretario generale Ban Ki moon – si apprestano ad indagare sui bombardamenti delle sue scuole a Gaza e per i quali sono stati colpiti a Gaza diversi impiegati delle scuole dove si erano rifugiati i profughi. E dove (in almeno tre casi, secondo l’esercito) sono state trovate armi nascoste dalle fazioni palestinesi. In piedi c’è anche la Commissione d’inchiesta del Consiglio dei Diritti Umani, il cui capo William Schabas è stato tuttavia contestato da Israele.

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