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Gb: chiesta grazia per 50mila gay

(Keystone-ATS) Benedict Cumberbatch, l’attore britannico candidato all’Oscar per la sua interpretazione di Alan Turing nel film “The imitation game”, è tra i firmatari di una lettera aperta alla famiglia reale per concedere la grazia ad oltre 50.000 persone condannate per la loro omosessualità, di cui 15.000 ancora in vita, come avvenne due anni fa per il genio della matematica. L’iniziativa è stata fortemente voluta dai nipoti e i pronipoti di Turing.

“Le leggi omofobe in Gran Bretagna hanno reso impossibile la vita di generazioni di uomini gay e bisessuali”, è scritto nella lettera che si rivolge in particolare a William e Kate in qualità di “giovani leader”. “Turing è stato uno dei più grandi eroi del ventesimo secolo – si legge ancora – un uomo il cui lavoro sulle macchine che hanno decifrato il codice Enigma ha contribuito alla vittoria nella Seconda Guerra Mondiale ed è stato centrale nello sviluppo dei computer moderni”.

Oltre a Cumberbatch, hanno partecipato all’iniziativa numerosi personaggi dello spettacolo, tra cui il regista del film Morten Tyldum e Stephen Fry. Il 24 dicembre del 2013, Elisabetta II, come da sua prerogativa, firmò la “grazia reale postuma”, 59 anni dopo la morte di Turing, su proposta del Ministro della Giustizia Chris Grayling che aveva sottolineato come il matematico fosse stato “un uomo eccezionale, con una mente brillante”. La grazia fu firmata dopo una lunga mobilitazione sfociata anche in una petizione con 37mila firme.

Turing è morto nel 1954 all’età di 41 anni avvelenato dal cianuro, sostanza usata all’epoca per i suicidi anche se la tesi secondo cui il matematico si sia tolto la vita non è mai stata provata. Era stato condannato due anni prima per “indecenza” e costretto alla castrazione chimica a causa della sua omosessualità, illegale nel Regno Unito fino al 1967.

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