Gb: si temono emulazioni, governo difende servizi segreti
Adesso si temono emulazioni. È una delle maggiori preoccupazioni per le forze di sicurezza britanniche e i servizi segreti dopo l'uccisone due giorni fa di un soldato - Lee Rigby - attaccato da due terroristi a Woolwich, nel sud-est di Londra.
L'obiettivo principale è evitare che accada di nuovo, nel clima di tensione e paura dopo un episodio che ha lasciato il Paese sotto shock e ha riportato il terrore a Londra. Ed è un imperativo anche alla luce delle critiche scatenate dal fatto che i due erano nel radar dell'intelligence già da tempo.
Il governo è sceso in campo a difesa degli 007 britannici: non è possibile in una società libera controllare tutto e tutti, ha detto il ministro per le Comunità locali Eric Pickles.
È stato intanto identificato il secondo presunto terrorista che ha ucciso il soldato 25enne Lee Rigby nel brutale attacco a colpi di mannaia due giorni fa. Si tratta di un giovane di 22 anni, di Greenwich, sud-est di Londra, dove viveva in un appartamento con la madre. Anche lui è di origine nigeriana, ma cresciuto in Gran Bretagna. Pure lui sembra si fosse convertito di recente all'islam.
È stato il secondo a cadere sotto i colpi della polizia sul luogo del massacro due giorni fa. Ora i due terroristi, feriti ma non in pericolo di morte, sono piantonati in due ospedali diversi.
Oggi è stato giorno di preghiera per i musulmani. Molte le manifestazioni di solidarietà e unità tra le varie comunità della Londra multietnica e multireligiosa, che adesso ha paura anche per le reazioni, ispirate da sentimenti di vendetta.
Oggi è anche stato il giorno dedicato al ricordo di Lee Rigby, reduce dell'Afghanistan. "Credevamo che qui, a casa, nel Regno Unito, sarebbe stato al sicuro", ha detto tra i singhiozzi Rebecca, vedova del soldato e madre del piccolo Jack, di due anni. I familiari sono comparsi in televisione; le loro lacrime hanno commosso il Paese.