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GE: uccisione Adeline, cpi chiede nuova proroga

Vanno per le lunghe i lavori della commissione parlamentare d'inchiesta istituita dal Gran Consiglio ginevrino per far luce sulle disfunzione che hanno favorito l'assassinio della socioterapeuta Adeline nel settembre 2013 da parte di un detenuto (foto simbolica d'archivio). KEYSTONE/MAGALI GIRARDIN sda-ats

(Keystone-ATS) Vanno per le lunghe i lavori della commissione parlamentare d’inchiesta (cpi) istituita dal Gran Consiglio ginevrino per far luce sulle disfunzioni che hanno favorito l’assassinio della socioterapeuta Adeline nel settembre 2013 da parte di un detenuto.

La cpi ha chiesto una nuova proroga per la presentazione del suo rapporto, promettendola per la sessione di gennaio 2017 al più tardi.

La sua richiesta dovrebbe essere approvata giovedì in seduta plenaria, ha indicato oggi all’ats Maria Anna Hutter, segretaria amministrativa del parlamento cantonale.

In una nota diramata stamane, la cpi indica che sta valutando attualmente “la rilevantissima quantità di dati raccolti”, dalla quale intende “trarre gli elementi pertinenti per un’analisi esaustiva dei fatti”.

La commissione di 15 membri, istituita nella primavera 2015, avrebbe dovuto inizialmente consegnare il suo rapporto già il 30 ottobre successivo, ma ha chiesto e ottenuto due proroghe, dapprima sino a fine giugno 2016, poi fino alla sessione del 22-23 settembre prossimi.

L’atteso testo mira a sopperire alle carenze reali o supposte emerse con il caso Adeline, nonché a risolvere le contraddizioni fra i tre rapporti già redatti dopo l’assassinio della 34enne socioterapeuta.

Adeline era stata uccisa il 12 settembre 2013 mentre accompagnava un detenuto, Fabrice A. – condannato in precedenza a vent’anni di reclusione per due stupri – in un centro equestre durante un’uscita volta a favorire il suo reinserimento sociale.

Dopo il delitto quest’ultimo si era recato in Polonia, dov’era stato arrestato tre giorni dopo dalla polizia locale. Estradato il 12 dicembre dello stesso anno, si trova da allora in detenzione preventiva in attesa del processo, in programma dal 3 al 14 ottobre prossimi. Fabrice A. dovrà rispondere di assassinio, sequestro di persona e rapimento, coazione sessuale e furto.

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