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Geberit: semestre difficile, utile netto in calo del 14%

Semestre complicato per il produttore sangallese di impianti sanitari Geberit, tra pandemia ed effetti di cambio negativi (foto d'archivio) KEYSTONE/GIAN EHRENZELLER sda-ats

(Keystone-ATS) Semestre complicato per Geberit: il produttore sangallese di impianti sanitari, a causa della pandemia e di effetti di cambio negativi, ha realizzato un utile netto in calo del 14% a 315 milioni di franchi. Permane l’incertezza per la seconda parte dell’anno.

Già a inizio luglio il gruppo aveva comunicato un calo del fatturato del 9,8% a 1,47 miliardi di franchi. Il rafforzamento del franco osservato durante la pandemia ha influito negativamente sui risultati: a tassi di cambio costanti il calo delle vendite si è ridotto al 4,5%.

In termini di redditività, il risultato operativo lordo (EBITDA) è sceso del 7,8% a 462 milioni di franchi, mentre l’EBIT è calato del 10,5% a 386 milioni, indica oggi Geberit in un comunicato.

Nonostante il netto calo, le cifre pubblicate dal produttore sangallese sono migliori di quanto previsto dagli analisti contattati dall’agenzia finanziaria AWP, che si attendevano un utile netto di 310 milioni di franchi, l’EBITDA a 446 milioni e l’EBIT a 377 milioni.

Il settore dell’edilizia ha risentito delle misure adottate dai governi europei per contenere la pandemia. In Italia, Francia, Regno Unito e Spagna, la maggior parte dei cantieri è rimasta chiusa per un lungo periodo. La situazione era migliore nei Paesi che non hanno adottato tali misure, ma le attività hanno comunque subito rallentamenti.

Vista l’incertezza attuale, la direzione di Geberit ritiene “difficile” fare previsioni per il secondo semestre.

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