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Germania: “4 imam spiavano per conto Ankara”, perquisizioni

Un'immagine simbolica mostra degli agenti tedeschi in un'operazione di polizia (foto d'archivio). KEYSTONE/dpa/BORIS ROESSLER sda-ats

(Keystone-ATS) La polizia ha perquisito questa mattina in due Länder occidentali (Nordreno-Vestfalia e Renania-Palatinato) le abitazioni di quattro imam appartenenti all’associazione turco-islamica Ditib.

L’organizzazione è sospettata di aver raccolto informazioni su membri del movimento gulenista in Germania e averne fatto rapporto al consolato generale turco di Colonia. Lo ha reso noto la procura generale di Karlsruhe che conduce l’inchiesta.

Nel corso delle perquisizioni è stato sequestrato materiale probatorio come documenti scritti, telefonini e memorie di computer, ha aggiunto un portavoce della procura confermando che non vi sono stati arresti. Il materiale è al vaglio degli inquirenti.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha indicato il predicatore Fetullah Gulen come la mente del golpe tentato la scorsa estate.

Ma l’ipotesi di attività di spionaggio in Germania da parte dell’associazione Ditib, che coordina circa 900 istituzioni turco-islamiche in Germania e i cui imam sono scelti e retribuiti da Ankara, inquieta i politici tedeschi.

“È assolutamente inaccettabile che membri del Ditib agiscano come un servizio segreto”, ha detto il ministro della Giustizia Heiko Maas, “questo in Germania non va bene”.

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