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Germania: dopo flop con Spd, Merkel ci riprova con Verdi

(Keystone-ATS) A quasi un mese dalle elezioni, il governo in Germania è lontano: la cancelliera Angela Merkel conduce da circa due settimane colloqui esplorativi, una volta con i socialdemocratici e un’altra coi Verdi ma finora nulla di fatto. Il secondo incontro, ieri, con la Spd è stato una lunga maratona, condita di diverbi e tensioni, ma zero risultato. Oggi tocca di nuovo ai Gruenen, pure loro al secondo round, e come ieri le lancette sono state fermate.

Il tour de force con la Spd è durato otto ore fino a notte fonda, ma alla fine la montagna non partorito neanche un topolino. I socialdemocratici vengono dati per il partner più probabile per la Cdu-Csu in una nuova edizione della grande coalizione, dopo quella già guidata dalla cancelliera Merkel nel suo primo mandato (2005-2009). Ieri però le distanze fra i due partiti non si sono accorciate e l’ Unione ha fatto sapere che coi Verdi vuole discutere seriamente.

Fanno sul serio o e solo un trucchetto tattico?, si interrogano i commentatori sui media. I Verdi, secondo questo ragionamento, verrebbero usati per tenere basse le pretese della Spd. La quale da parte sua, con un brutto risultato alle urne e una base in prevalenza contraria a un governo con la Merkel, cerca di alzare la posta proprio per ottenere il massimo e strappare l’ok della base al congresso indetto per votare su un eventuale accordo di governo.

Con l’incontro di oggi si procederebbe per esclusione: se con i Verdi non si quaglia niente, l’Unione ritornerebbe a bomba dai socialdemocratici: un terzo incontro è preventivato per giovedì. Chi sarà l’invitato ancora non è sicuro: Spd o Verdi, anche se i socialdemocratici sembrano in pole position. “Sigmar Gabriel sarà il grande vincitore della grande coalizione?”, titolava oggi la Bild alludendo all’abilità negoziale del leader Spd.

Fra i Verdi prevale scetticismo che i colloqui possano dare esito positivo: per l’ex capolista Juergen Trittin, su salario minimo e altri temi la Cdu-Csu avrà con i Verdi filo da torcere tanto quanto con la Spd, mentre l’autorevole governatore del Baden Wuerttemberg Winfried Kretschmann (il solo governatore verde in Germania), in favore di un’alleanza con la Merkel, ha detto che il partito affronta i colloqui in modo “aperto e serio”. Anche per il nuovo capogruppo al Bundestag, Anton Hofreiter, il modello nero-verde sarebbe interessante.

Dopo i colloqui oggi, i Verdi vogliono prendere rapidamente una decisione (o stasera stessa o, più probabilmente, domani) da raccomandare al congresso. Anche loro, come la Spd, si riuniscono il prossimo fine settimana per interpellare la base.

Da parte della Cdu-Csu, domani verrà reso noto con chi si incontreranno per un terza volta giovedì: se la Spd o i Verdi. In ogni caso, i vertici di Cdu e Csu si riuniranno venerdì o sabato per una raccomandazione definitiva sulle trattative formali per una coalizione di governo.

Per allora sarà passato un mese dal voto: il 22, in base alla Costituzione, si riunisce il nuovo Bundestag e il vecchio governo rimarrà in carica per gli affari correnti. Il nuovo, se va bene, nascerà un mese dopo, ma non è detto. Il ministro delle finanze Wolfgang Schaeuble scommette che sarà pronto per la metà di novembre: se perde sarà la prima volta che sbaglia a fare i conti.

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