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Giallo a Gedda, uccisa guardia del corpo del re

Una guardia del corpo del re Salman dell'Arabia Saudita (nella foto) è stata uccisa a colpi di arma da fuoco. KEYSTONE/AP/FRANCISCO SECO sda-ats

(Keystone-ATS) Una guardia del corpo del re Salman dell’Arabia Saudita è stata uccisa a colpi di arma da fuoco in circostanze non del tutto chiare, in quella che le autorità hanno descritto come una “disputa personale”, secondo quanto riferito dalla TV di Stato saudita.

Non sono molti i dettagli resi noti su un fatto di sangue che ha scioccato il regno.

Il generale Abdulaziz al-Fagham era un personaggio popolare, ritratto in molte immagini a fianco del sovrano e del suo predecessore, tanto da meritare l’appellativo di ‘custode dei re’. Molti i messaggi a lui tributati sui social media, alcuni dei quali corredati da immagini: in una di queste lo si vede aiutare re Salman, 83 anni, ad allacciarsi le scarpe, in altre appare sullo sfondo di eventi con Salman in primo piano, in altre ancora con il defunto re Abdullah.

Le autorità si sono prima limitate ad esprimere in ordine sparso le loro condoglianze per al-Fagham, poi è giunto un tweet della tv di Stato: “Il maggiore generale Abdulaziz al-Fagham, guardia del corpo del Custode delle Due Sacre Moschee, è stato ucciso a seguito di una disputa personale a Gedda”. Ore dopo, l’agenzia di stampa saudita statale ha riferito che a sparare sarebbe stato un amico di al-Fagham, che avrebbe anche ferito un altro saudita e un lavoratore filippino.

Le forze di sicurezza avrebbero risposto al fuoco, uccidendo l’aggressore. Cinque agenti sono rimasti feriti. Gli omicidi e le sparatorie sono rare in Arabia Saudita, dove la legge islamica prevede la pena di morte per assassini e trafficanti di droga.

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