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Giappone: McDonald’s si scusa per carne scaduta da Cina

(Keystone-ATS) La filiale giapponese di McDonald’s si è scusata con i propri clienti per aver venduto loro prodotti fatti con carne scaduta acquistata da una ditta cinese, e ha quindi azzerato le sue previsioni finanziarie per poter valutare l’impatto dello scandalo sui conti.

La presidente della filiale giapponese del colosso del fast-food americano, Sarah Casanova, ha presentato in una conferenza stampa a Tokyo le sue “scuse più sincere per la preoccupazione o il disagio che questa situazione può aver provocato” nei consumatori in una vicenda ampiamente ripresa dai media nipponici in questi giorni.

McDonald’s Japan aveva infatti annunciato venerdì di aver interrotto l’importazione e la vendita, nei 3’139 punti di ristorazione dell’arcipelago, tutti i prodotti a base di pollo provenienti dalla Cina, dalla ditta Husi Food, filiale dell’americano Osi Group, per un totale di 17’000 tonnellate di carne di pollo che alimentava il 38% del totale di prodotti a base di pollo (fra cui il 20% delle crocchette Chicken McNuggets venduti in Giappone). La ditta cinese è accusata di aver fornito carne scaduta con la data di produzione alterata.

A causa de “l’impatto negativo di questo incidente sulle vendite e la fiducia dei consumatori”, la McDonald’s nipponica “non raggiungerà i suoi obiettivi” finanziari per l’anno 2014, si leggeva nel comunicato di venerdì, che non forniva date per la presentazione di risultati. Fino a questo momento McDonald’s Japan aveva totalizzato un giro d’affari di 250 miliardi di yen (2,2 miliardi di franchi) e un risultato netto di 6 miliardi di yen (53,2 milioni di franchi).

La McDonald’s giapponese si è impegnata a rafforzare i controlli per assicurare un'”elevata qualità dal punto di vista sanitario” e di informare meglio i clienti sull’origine dei prodotti venduti.

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