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Gli economisti dell’UBS sono ottimisti sulla congiuntura

(Keystone-ATS) Le proposte del Consiglio federale per riformare il sistema di previdenza per la vecchiaia vanno nella giusta direzione, ma hanno il difetto di scaricare quasi tutti gli oneri sulle spalle delle giovani generazioni. Lo sostengono gli economisti di UBS, che nella loro ultima pubblicazione trimestrale “Outlook” (prospettiva) confermano peraltro le previsioni di crescita dell’economia svizzera già rese note in settembre.

Gli specialisti della grande banca sono ottimisti: per quest’anno puntano su una progressione del prodotto interno lordo pari all’1,8%, mentre l’anno prossimo l’espansione è vista al 2,0%. L’andamento economico – si legge in un comunicato – è però molto sbilanciato: mentre l’economia interna fiorisce, le esportazioni sono ferme al palo.

“La libera circolazione delle persone era e resta una premessa fondamentale per la continua forte crescita dell’economia interna”, sottolineano gli economisti. Molto però dipenderà anche dalla politica monetaria espansiva: se al momento non si intravedono spinte inflazionistiche, queste non sono da escludere per il futuro. E un imprevisto rincaro potrebbe minacciare il limite minimo di cambio con l’euro fissato unilateralmente dalla Banca nazionale svizzero.

Per quanto riguarda i singoli settori, la divisione UBS Research scorge un leggero miglioramento nell’industria, dove negli ultimi mesi la tendenza negativa è rallentata. Il contesto resta però difficile: solo il settore chimico e alimentare giudicano buona la situazione degli affari. Splende per contro il sole sui servizi: quasi dappertutto – fa eccezione il turismo – la situazione è giudicata positivamente.

Guardando al futuro, gli economisti di UBS sono però preoccupati dagli sviluppi del sistema previdenziale elvetico. A lungo visto come modello nel panorama internazionale, oggi è da considerare ormai inadeguato ad affrontare le sfide poste dalla contrazione della generazione attiva, da un’aspettativa di vita più lunga e dai bassi rendimenti offerti dal mercato dei capitali.

“Dobbiamo fare qualcosa per salvare il comprovato sistema di previdenza con i suoi tre pilastri”, sottolinea Lukas Gähwiler, CEO di UBS Svizzera, citato nel comunicato. La proposta di riforma del governo, che passerà alla fase di consultazione a fine 2013, contiene importanti misure per diversi aspetti chiave. I costi del risanamento sono però unilaterali, soprattutto a carico dell’attuale generazione attiva e dei suoi figli, sottolineano gli specialisti.

UBS Research inoltre scorge rischi per la previdenza per la vecchiaia anche nella forte crescita dei prezzi immobiliari. “Un prelievo anticipato di averi della cassa pensione per acquistare una proprietà abitativa deve essere ponderato con attenzione, perché l’acquirente e il suo capitale previdenziale si espongono così ai rischi dei prezzi immobiliari e di tasso d’interesse, impossibili da coprire”, commenta Daniel Kalt, capo economista di UBS Svizzera.

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