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Governo discute su chiusura notturna del valichi del Mendrisiotto

(Keystone-ATS) Il Consiglio federale ha discusso l’ipotesi di una chiusura notturna dei valichi secondari nel Mendrisiotto, una misura volta ad evitare il proliferare dei furti nelle abitazioni.

Vuole però dapprima affrontare con l’Italia la problematica della criminalità transfrontaliera, tenendo inoltre conto dei potenziali effetti che le misure avrebbero sui rapporti con Roma e Unione europea.

Nella seduta di ieri il governo – informa un comunicato odierno del Dipartimento federale delle finanze (DFF) – ha preso atto dello stato di attuazione della mozione di Roberta Pantani (Lega/TI) approvata nel maggio 2014 dal Nazionale e nel dicembre dello stesso anno dagli Stati. La deputata lamentava il fatto che le dogane non presidiate diventano la via di transito e di fuga per malviventi che compiono rapine e furti sul territorio, un fenomeno particolarmente sentito nel Mendrisiotto.

Accogliendo tale mozione, già nel 2014 il Consiglio federale si era dichiarato disponibile a esaminare in modo approfondito una chiusura notturna di tali valichi. Nella sua seduta settimanale il governo ha ora “preso atto del fatto che un’attuazione diretta della mozione Pantani genera diverse questioni di natura giuridica nonché di politica estera ed europea”.

L’esecutivo ha quindi incaricato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), in collaborazione con il DFF e il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) nonché d’intesa con il Ticino, “di discutere con l’Italia la problematica della criminalità transfrontaliera”. L’obiettivo è attuare misure adeguate al fine di aumentare sensibilmente la sicurezza nel cantone.

“Nel quadro delle discussioni occorre tener conto in modo particolare dei potenziali effetti che le misure previste possono avere sulle attuali trattative e consultazioni con l’Italia e l’Ue”, mette però in guardia il governo. I dipartimenti comunicheranno al Consiglio federale i risultati delle discussioni entro metà 2016.

Dai chiarimenti finora effettuati – continua la nota – è emerso che, per motivi legati al traffico, per un’eventuale chiusura notturna entrano in considerazione soprattutto 6 dei 16 valichi di confine secondari presenti in Ticino.

Il Consiglio federale ha assegnato al DFF il compito di adottare provvedimenti che, se del caso, consentono di chiudere durante la notte, temporaneamente e per mezzo di semplici misure tecniche, i sei posti di confine in questione. Il DFF deve inoltre analizzare se e in quale misura è possibile intensificare l’impiego di pattuglie mobili utilizzando le risorse di personale a disposizione nel Corpo delle guardie di confine.

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