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Grecia: bruciati 40.000 posti in pochi giorni

(Keystone-ATS) Nel corso dell’ultimo fine settimana in Grecia migliaia di lavoratori sono stati licenziati o sospesi fino a quando la situazione politica ed economica del Paese non sarà più chiara. Lo scrive la stampa greca.

“Stimiamo che circa 40.000 persone se ne siano andate negli ultimi giorni da quando molti cantieri hanno chiuso i battenti provocando licenziamenti e sospensioni del personale”, ha spiegato Zaccaria Athoussakis, presidente della Sate, l’agenzia che rappresenta le medie e grandi imprese di ingegneria civile.

L’imposizione in Grecia dei controlli sui capitali ha dato un durissimo colpo ai progetti di edilizia pubblica, portando all’eliminazione di molti posti di lavoro anche in siti che sino a ieri erano normalmente in attività.

Il motivo principale alla base di licenziamenti e sospensioni è che non c’è alcun modo di pagare i salari dei dipendenti. A questo punto, è sicuro che molti di questi posti di lavoro sono andati perduti in modo permanente, anche se i cantieri riapriranno. Nel frattempo, sono sorti problemi anche nel settore dei trasporti su strada, con molti autisti di autocarri e Tir che lamentano di essere rimasti bloccati all’estero in quanto il prelievo dalle loro carte di credito è limitato a 60 euro e non hanno contante per pagare i costi del viaggio tra cui, pasti, pernottamenti, carburante e pedaggi autostradali. Questi problemi che ostacolano gravemente il funzionamento del settore sono stati affrontati ieri nel corso di una riunione straordinaria tra il ministro dell’Economia Giorgos Stathakis e i rappresentanti delle imprese di trasporto. I problemi sembra che siano stati identificati, ma sinora non sono state indicate le soluzioni per risolverli.

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