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Grecia: polemica Varoufakis-Padoan; Tesoro, nostro debito solido

(Keystone-ATS) È polemica tra Italia e Grecia. Yanis Varoufakis tira in ballo BelPaese, chiama direttamente in causa i “funzionari” italiani, quelli che si presume abbia incontrato martedì scorso nella tappa romana del suo lungo tour europeo, cerca sponda nella vicina Penisola per delineare gli schieramenti in Europa, ma il Tesoro non ci sta.

Il ministro italiano dell’Economia, Pier Carlo Padoan, si smarca, rifiuta le contrapposizioni e ribadisce la sua linea: la soluzione del caso Grecia deve essere europea, condivisa dagli Stati membri, non deve propendere né per Atene, né per Berlino, ma essere frutto di una scelta politica complessiva e condivisa. Non solo, il ministro non lo esplicita, ma il messaggio è chiaro: l’Italia non è l’alleato naturale della Grecia, soprattutto perché, e questo Padoan lo sottolinea invece con evidenza, la situazione dei conti pubblici italiani non è paragonabile a quella ellenica.

Per Padoan e Varouofakis, il motto “una faccia-una razza” non sembra funzionare granché. Già dal vis-a-vis di inizio settimana, i due ministri non potevano sembrare più diversi. Nell’approccio e nello stile. Il ministro greco è consapevole di giocarsi in Europa il tutto per tutto, rappresenta un Paese piccolo e non teme di perdere nulla, va in attacco, manda messaggi diretti. “Funzionari italiani mi hanno detto che non possono dire la verità. – provoca in un’intervista a “Presadiretta” – Anche l’Italia è a rischio bancarotta per il suo debito insostenibile, ma teme ritorsioni da parte della Germania”. La Grecia, insiste, sta dunque lavorando non solo per sé, ma per tutta l’Europa e per l’Italia in particolare. Ad Atene spetta il compito di aprire un varco “nel buio dell’austerità” per far tornare tutto il continente finalmente alla “luce”.

Parole forti, alle quali il ministro italiano, abituato a tutt’altra diplomazia, non può non replicare immediatamente, anche a costo di perdere il suo tipico aplomb. Alla vigilia del G20 di Istanbul, Padoan sceglie di usare Twitter per difendere lo stato dei conti pubblici italiani e per smarcarsi da quello che Varoufakis, in vista dell’Eurogruppo di mercoledì, vorrebbe far passare come un rapporto privilegiato tra i Paesi mediterranei in funzione anti-tedesca. In realtà nelle istituzioni Ue l’asse dei Paesi del Sud non sembra essersi concretizzato e la Grecia non sembra aver ottenuto il successo sperato.

Il debito italiano è “solido e sostenibile” e le dichiarazioni di Varoufakis in merito, scrive senza mezzi termini il titolare del Tesoro, sono “fuori luogo”. La posizione di Roma non è comunque pro o contro Atene, il lavoro del governo è per trovare “soluzioni europee”, comuni dunque, “che – sottolinea ancora una volta il ministro italiano – richiedono fiducia condivisa”.

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