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Grecia: rivolta dipendenti pubblici, raffica scioperi

(Keystone-ATS) Continua anche oggi in Grecia il braccio di ferro tra dipendenti pubblici e governo sulla messa in mobilità (in vista del licenziamento) di oltre 20mila impiegati statali entro la fine del 2013. Prende oggi il via uno sciopero di 48 ore proclamato dall’Adedy, uno dei due maggiori sindacati del Paese che raggruppa i dipendenti del settore, senza la partecipazione della Gsee, la seconda grande centrale sindacale che rappresenta i lavoratori del settore privato.

All’astensione dal lavoro aderiscono, tra gli altri, gli insegnanti delle scuole elementari e i dipendenti degli uffici delle imposte. Nell’ambito dello sciopero, l’Adedy ha indetto per stamani alle 10:30 una manifestazione di protesta nella centralissima piazza Klafthmonos ad Atene, mentre per domani alle 18:00 è prevista una manifestazione antifascista in piazza Syntagma, davanti al Parlamento, contro il partito filo-nazista Chrysi Avgì (Alba Dorata).

Prosegue inoltre l’agitazione degli insegnanti delle scuole medie e superiori, con un nuovo sciopero di 48 ore – cominciato ieri – indetto dalla Federazione nazionale (Olme), mentre incrociano le braccia nuovamente pure i dipendenti degli istituti previdenziali e quelli delle amministrazioni delle Università. Oggi e domani gli ospedali pubblici e i centri sanitari del Paese funzioneranno solo col personale di emergenza. Anche i dipendenti dei mezzi d’informazione si asterranno oggi dal lavoro per tre ore.

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