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Grecia alla troika, risanamento sì ma basta tagli

(Keystone-ATS) Il nuovo governo greco guidato dal premier conservatore Antonis Samaras “vuole lavorare con più efficacia e determinazione alla riforma fiscale, accelerare il programma di risanamento economico e quello delle riforme strutturali e delle privatizzazioni per arrivare alla ripresa dell’economia e alla creazione di nuovi posti di lavoro e garantire la coesione sociale del Paese”. Ma, per far ciò, pretende che si dica basta alle troppo dure misure di austerità e, soprattutto, a ulteriori riduzioni di stipendi e pensioni.

Questo il succo del primo incontro oggi ad Atene tra Samaras e i tre rappresentanti della troika, Poul Tomsen (Fmi), Servaz Deruz (Ue) e Klaus Masuch (Bce) svoltosi al Megaro Maximou, l’edificio che ospita la sede del governo. I tre funzionari della troika sono tornati nella capitale ellenica dopo quattro mesi di assenza a causa delle due consultazioni elettorali tenutesi nel Paese: la prima, inconcludente, del 6 maggio, e la seconda del 17 giugno.

Il premier ha spiegato ai rappresentanti della troika la sua posizione riguardo il futuro dell’economia greca così come l’aveva illustrata nella sua lettera inviata ai leader dell’eurozona che hanno preso parte all’ultimo Vertice europeo a Bruxelles. Per questo Samaras, dovendo fare i conti con la forte opposizione guidata da Syriza (sinistra radicale), che si batte per l’abolizione del Memorandum sottoscritto da Atene per ottenere gli aiuti internazionali, ha chiesto che le misure di austerità siano più mirate, che non vi siano ulteriori tagli a stipendi e pensioni, aiuti supplementari per i meno abbienti e i disoccupati e, soprattutto, altri due anni di tempo per ridurre il deficit.

Samaras, in particolare, ha ribadito la propria opposizione alla richiesta della troika di licenziare 15’000 dipendenti del settore pubblico entro quest’anno (su un totale di 150’000 entro il 2015) perchè una misura del genere – come ha ribadito il portavoce del governo Simos Kedikoglou – “non avrebbe alcun effetto positivo sull’economia”, ed ha confermato la volontà politica dell’esecutivo di attuare le riforme che riguardano le privatizzazioni e la fusione o la chiusura di Enti inutili.

Prima della riunione con Samaras, i funzionari della troika avevano incontrato il neo ministro delle Finanze, Giannis Stournaras. “L’economia del Paese ha attraversato due difficili elezioni ed il programma di risanamento è in ritardo per certi aspetti e in regola per certi altri”, ha detto Stournaras parlando con i giornalisti al termine dell’incontro.

“I funzionari della troika – ha aggiunto – mi hanno detto scherzando che lunedì, alla riunione dell’Eurogruppo, per me non sarà facile ed io ho risposto loro che ne sono consapevole”. Domenica mattina Stournaras avrà un nuovo incontro con la troika per discutere il contenuto delle dichiarazioni programmatiche del governo sulle quali il dibattito comincerà in Parlamento domani e si concluderà domenica notte con la votazione della fiducia.

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