ZURIGO - "Il settore bancario deve procedere per tappe e non è possibile fare rivoluzioni contro il mercato". È quanto dichiara il "patron" di UBS Oswald Grübel in un'intervista pubblicata oggi dalla "SonntagsZeitung". Secondo il manager tedesco, gli istituti di credito dipendono in misura maggiore dai mercati rispetto alle altre attività economiche.
"Il mercato determina ciò che produciamo e che dobbiamo offrire ai nostri clienti", ricorda il presidente della direzione di UBS. Fino a un recente passato, i rischi sono sempre scaturiti dalle attività delle banche d'affari.
In futuro, tale settore dovrà svilupparsi in modo completamente differente, ritiene Grübel. Tuttavia non è possibile prendere una direzione contraria al mercato.
Per quel che concerne le rimunerazioni e i bonus, l'argomento del mercato non è il più opportuno, riconosce il CEO della principale banca elvetica. Certi settori necessitano però di collaboratori che siano intercambiabili a livello globale. "Ciò conferisce un prezzo globale a queste persone. Potreste non pagarlo, ma la conseguenza è che perdereste oltre il 50% del personale", prosegue Grübel.
Nessuno contesta l'insolenza di talune remunerazioni e l'incomprensione che suscitano, rileva ancora il CEO di UBS. Ma a suo avviso, l'iniziativa Minder "contro le retribuzioni abusive" non risolve il problema. "Potete introdurre regole qui in Svizzera. Ma perché solo per i banchieri? Se i salari sono limitati dappertutto dallo Stato, vi sarà rapidamente una nuova iniziativa popolare con un contenuto completamente differente".