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Haiti: si scava a mani nude nel buio, migliaia di morti

(Keystone-ATS) PORT-AU-PRINCE – Migliaia di morti e feriti, migliaia di sfollati, ingenti danni alle infrastrutture, con taglio del rifornimento di acqua e di elettricità: questa la situazione che si è presentata questa mattina agli occhi dei soccorritori a Port-au-Prince devastata ieri da un forte terremoto.
Ad Haiti si continua a scavare a mani nude fra le macerie, al buio perché manca la corrente. Le città più colpite sono Port-au-Prince, Carrefour and Jacmel, con il crollo di infrastrutture residenziali, palazzi governativi e ospedali. Circa 2,2 milioni le persone coinvolte.
Duecento persone sono disperse in un albergo di lusso nella capitale, Le Montana. Dei quattro ospedali di Port-au-Prince, tre sono crollati e il quarto non riceve più feriti perché intasato. In città sono comparsi gli sciacalli, che hanno saccheggiato un supermercato crollato.
La Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa ha immediatamente allertato il proprio Centro Logistico di Soccorso che si trova a Panama. Una squadra di valutazione è stata inviata sul luogo del disastro ed uno primissimo stanziamento di 1,7 milioni di euro è stato effettuato per venire incontro alle prime necessità.
Tutte le 186 Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sono state poste in stato di allarme per l’organizzazione di un ponte aereo per inviare soccorsi sanitari, viveri, coperte e tende.
I voli di linea per la capitale sono stati cancellati, ma l’aeroporto è agibile. Non funzionano i telefoni nella capitale e non si riesce a comunicare con le persone che si trovano lì. L’assenza di comunicazioni accresce l’ansia e soprattutto ostacola i soccorsi.
“Non riusciamo a metterci in contatto con Haiti – spiega il portavoce dell’ambasciata italiana a Santo Domingo, Gianfranco Del Pero -. E’ un problema nostro, dei colleghi francesi, americani, tedeschi e spagnoli con i quali stiamo collaborando. Nessuno ha davvero notizie per adesso. Tutti siamo in attesa di riallacciare le comunicazioni. Ma per ora è impossibile”.

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