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Il cervello opera “in rete” e non in modo isolato

(Keystone-ATS) LOSANNA – Le diverse zone del cervello operano “in rete” e non in modo isolato, in funzione della loro specializzazione. Lo rivela uno studio condotto all’ospedale universitario vodese CHUV e all’Università di Losanna, le cui conclusioni sono pubblicate dal “Journal of Neuroscience”.
La capacità di riconoscere e distinguere una voce, ad esempio, non è situata in una zona specifica del lobo temporale, ma risulta dal lavoro, condotto in comune, di svariate zone del cervello, un organo ancora più dinamico di quanto si supponesse finora, sottolinea il professore Micah Murray.
I tempi di risposta sono anch’essi particolarmente rapidi: il cervello impiega soltanto 70 millisecondi per differenziare un suono vivente da un suono artificiale e 100 millisecondi supplementari per distinguere un suono umano da un suono animale.
In pratica, il cervello è in grado di riconoscere le voci con la stessa rapidità che impiega per riconoscere un viso, sottolinea lo studio, condotto con un nuovo metodo di analisi dei dati registrati per mezzo di un elettroencefalogramma.

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