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Impeachment: stallo su processo, braccio di ferro su regole

La speaker della Camera Nancy Pelosi tergiversa sull'impeachment (foto d'archivio) KEYSTONE/AP/JSA sda-ats

(Keystone-ATS) Prosegue il braccio di ferro tra democratici e repubblicani sul processo di impeachment, che si prevedeva potesse iniziare il 6 gennaio alla ripresa dell’attività parlamentare.

La speaker della Camera Nancy Pelosi ha detto ai deputati del suo partito che non manderà i due articoli con i capi di imputazione all’altro ramo del Congresso finché il leader dei repubblicani al Senato Mitch McConnell non dettaglierà i parametri e le procedure del dibattimento.

“Purtroppo, McConnell ha chiarito che la sua lealtà è al presidente e non alla Costituzione”, ha scritto la Pelosi in una lettera ai colleghi, smentendo che l’approccio finora ipotizzato sia identico a quello per l’impeachment di Bill Clinton, come sostenuto dallo stesso McConnell.

“Non è vero. Questo processo non solo è iniquo ma è pensato per privare i senatori e il popolo americano di documenti e testimonianze cruciali. Nel processo a Clinton, i testimoni furono chiamati a testimoniare”, prosegue.

McConnell, dal canto suo, ha detto ai suoi colleghi repubblicani di avere i voti sufficienti per iniziare il processo senza l’impegno di sentire nuovi testimoni, come chiedono invece i democratici. L’ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton si è già detto pronto a deporre se convocato con un mandato.

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