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In crescita unioni domestiche registrate, UST

In crescita in Svizzera le unioni domestiche registrate (foto simbolica) Keystone/MARTIN RUETSCHI sda-ats

(Keystone-ATS) L’istituto dell’unione domestica registrata è sempre più in voga. Nel 2016, circa 700 persone dello stesso sesso vi hanno fatto ricorso, pari a una crescita del 4% rispetto all’anno precedente, indica una nota odierna dell’Ufficio federale di statistica (UST).

Stando ai dati sul movimento naturale della popolazione resi noti dall’UST, il numero di coppie di uomini che hanno deciso di unirsi è cresciuto sensibilmente nel 2016 (+14,1%), ovvero 62 in più rispetto al 2015, mentre quello delle coppie di donne è in calo (-13,0%, ovvero 34 coppie in meno).

Questa variazione da un anno all’altro è stata osservata nei Cantoni di Zurigo, Basilea Città, Basilea Campagna, Turgovia e Zugo, come pure a Friburgo, Soletta e Neuchâtel.

Si vive sempre di più

Dai dati raccolti dall’UST, figura che i residenti in Svizzera vivono sempre più a lungo e che le differenze tra uomini e donne si stanno stemperando. La speranza di vita alla nascita è passata da 80,7 anni nel 2015 a 81,5 anni nel 2016 per gli uomini, e da 84,9 anni a 85,3 anni per le donne.

Lo scarto tra donne e uomini registrato nel 2016 continua a ridursi, scendendo a 3,8 anni nel 2016, a fronte di quello di 5,7 anni registrato nel 2001. Anche la speranza di vita a 65 anni si è allungata: quella degli uomini è passata da 19,2 anni nel 2015 a 19,8 anni nel 2016, quella delle donne da 22,2 anni a 22,6. Dal 2001 è progredita maggiormente tra gli uomini (+2,5 anni) che tra le donne (+1,5 anni).

Più nascite e meno decessi

Il numero di nascite nel 2016 è cresciuto passando dalle 86’600 del 2015 a 87’900 nel 2016. Si tratta di un incremento dell’1,5%. Le nascite sono in crescita nella maggior parte dei Cantoni, tranne che a Ginevra, Giura, Svitto, Ticino e Nidvaldo.

Dopo la progressione della mortalità registrata nel 2015, imputabile all’influenza e all’ondata di caldo, il numero di decessi è ritornato ai valori di riferimento, passando dai 67’600 casi del 2015 ai 65’000 del 2016, pari a una flessione del -3,9%. La differenza tra nascite e decessi, ossia l’incremento naturale della popolazione, è di 22’900: questa cifra, come quella del 2014 (+21’300), si avvicina a quelle osservate negli anni ’90.

Il primo figlio arriva sempre più tardi

L’aumento delle nascite è essenzialmente dovuto ad un crescente numero di neonati di nazionalità straniera. Tuttavia, mette in guardia l’UST, non si può parlare di un baby-boom giacché l’incremento deriva dalla crescita del numero di donne in età di avere figli.

Nel 2016, l’indicatore della fecondità è infatti restato stabile a 1,5 figli per donna. L’età media della madre alla nascita del primo figlio continua a crescere: 30,8 anni contro i 30,7 nel 2015. Dal 2001 è aumentata di due anni (+1,9).

Nascite fuori dal matrimonio in crescita

La maggior parte delle nascite (75,8%) ha luogo nell’ambito del matrimonio; la quota di quelle registrate al di fuori da questo istituto nell’anno di riferimento si è attestata al 24,2%.

Stando all’UST, le nascite extra matrimoniali continuano ad aumentare; sono passate da 19’800 nel 2015 a 21’300 nel 2016 (+7,5%). Parallelamente, il numero di riconoscimenti di paternità segue la curva delle nascite fuori del matrimonio, facendo registrare 20’400 casi, ovvero il 4,6% in più rispetto all’anno precedente.

Ci si sposa sempre meno

I matrimoni celebrati nel 2016 sono stati 41’600, in leggero aumento dello 0,5% rispetto al 2015. Tuttavia, scrive l’UST, si osserva una diminuzione delle unioni tra cittadini svizzeri (-0,2%), mentre aumentano i matrimoni misti (+1,4%) e quelli tra cittadini stranieri (+0,6%).

Dalla metà degli anni ’90 il numero di matrimoni si attesta a circa 40’000 all’anno, mentre la popolazione continua ad aumentare, facendo così abbassare la nuzialità, ovvero la propensione a sposarsi.

Circa le unioni matrimoniali, la situazione non è la stessa in tutte le regioni o Cantoni. Il numero di matrimoni è progredito nella Regione del Lemano (Ginevra e Vaud), a Neuchâtel, Friburgo e Soletta, Argovia e Basilea Campagna. Una flessione è stata osservata a Zurigo, in Ticino, ma anche nei Grigioni, a Turgovia, Glarona e Appenzello Interno nonché Svitto, Obvaldo e Zugo.

In aumento i divorzi

Sempre nel 2016 sono state 17’000 le sentenze di divorzio pronunciate, pari a un leggero incremento dello 0,4% rispetto all’anno precedente. I divorzi tra cittadini svizzeri e stranieri sono in aumento (rispettivamente +0,9% e +0,8%). Se il comportamento della popolazione osservato nel 2016 dovesse confermarsi in futuro, scrive l’UST, due matrimoni su cinque (41,5%) potrebbero concludersi con un divorzio.

L’evoluzione dei divorzi non è la stessa se prendiamo in considerazione i cantoni. Nell’anno in rassegna si è constatata una progressione a Zurigo, San Gallo, Turgovia, Basilea Città, Basilea Campagna, Neuchâtel, Soletta e Friburgo. In flessione invece a Berna, Vaud, Argovia, Ticino, Ginevra, Vallese e Lucerna.

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