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Indice acquisti PMI aumenta, ma occupazione continua a calare

La ripresa c'è, ma non ancora sul fronte dell'occupazione. KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) L’umore dei responsabili degli acquisti in Svizzera migliora ulteriormente, ma le rispettive aziende continuano a tagliare impieghi, anche se in misura meno marcata, mentre nel frattempo il telelavoro diminuisce leggermente.

Sono le principali indicazioni che emergono dall’ultimo sondaggio condotto dall’associazione di categoria Procure.ch, i cui dati vengono interpretati dagli specialisti di Credit Suisse (CS).

Stando alle informazione diffuse oggi dalla banca, l’indice dei responsabili degli acquisti (Purchasing Manager’s Index, PMI) nel settore industriale è salito in settembre a 53,1 punti, 1,2 in più di agosto e 8,2 più di un anno prima.

L’indicatore si conferma quindi oltre soglia di crescita pari a 50 punti, un andamento che viene duplicato anche dall’analogo indice relativo ai servizi: questo si è attestato a 55,1 punti (+3,4 mensile, -0,7 annuo), il livello più alto da gennaio e di quasi 34 punti superiore ad aprile, il mese peggiore della crisi pandemica.

Gli esperti di CS parlano quindi di una “ripresa dinamica”, che ha però anche aspetti oscuri: nell’industria si continua a ridurre gli organici e non è calata la quota del lavoro ridotto. Pure nei servizi gli effettivi sono diminuiti, in modo però meno marcato che in agosto, mentre è in calo il ricorso alla disoccupazione parziale.

Interessanti sono anche le indicazioni del sondaggio relative al telelavoro: nell’ambito dei servizi in settembre il fenomeno interessava il 29% degli occupati, un valore leggermente inferiore a luglio (33%) e molto ridotto rispetto a marzo (53%). Nell’industria la quota è per contro rimasta stabile al 16%, a fronte di un terzo in marzo e aprile.

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