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Iran: Nobel Ebadi denuncia arresto sorella

Questo contenuto è stato pubblicato il 29 dicembre 2009 - 12:01
(Keystone-ATS)

TEHERAN - L'avvocatessa iraniana Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace, ha denunciato da un sito dell'opposizione l'arresto di sua sorella, affermando che si tratta di un tentativo di "pressione" su di lei per farle cessare ogni attività in difesa dei diritti umani.
"Ieri sera mia sorella, la dottoressa Nushin Ebadi, docente presso la facoltà di Medicina dell'Università Azad di Teheran, è stata arrestata nella sua abitazione da agenti dell'Intelligence e portata in un luogo sconosciuto", afferma la Premio Nobel in una dichiarazione diffusa dal sito Rahesabz.
Shirin Ebadi aggiunge che due mesi fa la sorella, che non è impegnata in alcuna attività politica, era stata convocata dagli apparati di sicurezza. "In quella occasione - afferma la Premio Nobel - le è stato detto che doveva convincermi a cessare le mie attività in difesa dei diritti umani, altrimenti sarebbe stata arrestata".
Shirin Ebadi, che si trova all'estero dalle elezioni presidenziali dello scorso giugno, ha continuato a criticare il regime.
"L'arresto di mia sorella - aggiunge la Premio Nobel - è un atto illegale. Il Paese ha bisogno ora di calma più che in qualsiasi altro momento e questo può essere ottenuto solo rispettando la legge. Ogni atto illegale avrà conseguenze negative".

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