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Iraq: nuove violenze e stragi, almeno 40 morti

(Keystone-ATS) Nuova giornata all’insegna della violenza e delle stragi in Iraq: è di almeno 40 morti, di cui 25 membri delle forze di sicurezza, il bilancio odierno di una serie di attentati che hanno colpito il Paese, secondo quanto hanno affermato fonti mediche e della polizia.

L’attacco con il più alto numero di vittime è avvenuto sulla strada che collega Haditha a Baiji, a circa 200 km a nord della capitale Baghdad: un gruppo non identificato ha ucciso 11 miliziani, che dovevano controllavano l’oleodotto che attraversa questa regione. Insieme a loro sono rimasti uccisi altri tre soldati, ha riferito il tenente colonnello Majed Salah al Nemraui e al medico Omar Adel.

Al tramonto, qualche minuto dopo il termine del digiuno giornaliero del Ramadan, un kamikaze a bordo di una vettura carica di esplosivo si è lanciato contro una tenda dove si erano radunate alcune persone che stavano partecipando a un funerale a Muqdadiya, a 90 km a nord-est di Baghdad. Un secondo kamikaze, questa volta a piedi, si è fatto saltare in aria con la sua cintura esplosiva all’arrivo dei soccorsi: il bilancio complessivo è di almeno 10 morti e 22 feriti.

Sangue anche a Tikrit, a 160 chilometri dalla capitale, dove tre poliziotti sono stati uccisi e altri cinque feriti per l’esplosione in serata di tre autobomba.

Le vittime si contano anche a Baghdad: almeno tre, tra cui un poliziotto. Per loro è stata fatale un’auto imbottita di esplosivo. A Khaldiah altri tre agenti hanno perso la vita quando è stato attaccato un commissariato, mentre a Fallujah, due kamikaze si sono dati la morte facendosi saltare in aria, mentre un terzo è stato ucciso in una sparatoria. Le ultime tre vittime si registrano nel nord a Mossul: un soldato, un poliziotto e un civile.

Secondo un conteggio della France Presse, dall’inizio di luglio sono morte più di 240 persone in tutto l’Iraq per attacchi, attentati ed altri episodi di violenza.

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