Iraq: sequestrati e uccisi 13 membri di tribù anti-al Qaida
BEIRUT - I corpi di tredici uomini uccisi con un colpo di pistola alla nuca sono stati consegnati oggi dalla polizia all'ospedale di Abu Ghraib, un sobborgo a 20 km a sudovest di Baghdad. Lo ha confermato il portavoce dell'ospedale Karim Salman, sottolineando che "erano stati uccisi tutti nello stesso modo".
Le vittime, tutti uomini fra i 20 e i 50 anni, erano membri del clan Saadan, il cui capo, lo sheikh Atallah al Shukur nel 2007 aveva deciso l'adesione della propria tribù ai Consigli per il risveglio (sahwa), i gruppi tribali sunniti anti-al Qaida. Solo sei dei tredici uomini uccisi facevano però parte delle milizie, secondo il portavoce dei sahwa di Abu Graib.
Stando alle prime ricostruzioni, nella tarda nottata di domenica, un gruppo di uomini armati, con indosso uniformi dell'esercito iracheno, è arrivato nel villaggio di Saadan, a pochi chilometri da Baghdad. "I sicari - ha affermato il capitano Alaa Munshid - hanno fatto irruzione casa per casa e prelevato i tredici uomini che sono stati condotti nei pressi di una fattoria alle porte del villaggio e assassinati". Secondo quanto precisato da Munshid, "il modus operandi è tipico di un'esecuzione".
Un dato confermato anche dal dottor Kamil Zobeh, il quale ha affermato che "si è trattato chiaramente di un'esecuzione perché i cadaveri erano ammanettati e presentavano due o tre colpi di arma da fuoco alla testa".