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Isis: defezione talebano afghano, accusa leader di massacri

(Keystone-ATS) Un comandante talebano afghano ha ritirato il suo supporto all’Isis perché in disaccordo con il leader Hafiz Saeed Khan responsabile della ‘regione’ Afghanistan e Pakistan. Lo riportano i media pachistani.

Abdul Rahim Dost, ex detenuto di Guantanamo rilasciato nel 2005, accusa il capo regionale dello Stato Islamico di “massacri, rapimenti e di abusi sulla popolazione locale”.

Il leader talebano era stato tra i primi a dichiarare la sua fedeltà ad Abu-Bakr Al-Baghdadi e ad aderire al progetto di creare un grande “califfato”. Nel 2014 si era unito all’Isis insieme ad altri talebani del gruppo pachistano Tehrik-e-Taleban Pakistan (Ttp), tra cui il portavoce Shahidullah Shahid.

Secondo quando riporta Express, Dost ha deciso di ritirare il supporto a Hafiz Saeed in quanto lo accusa di violare i principi islamici. “Gli avevamo dato pieno appoggio – avrebbe detto secondo quanto riferisce il giornale – dopo che era stato nominato a capo di Khurasan (regione che comprende Afghanistan, Turkmenistan e Iran). Ma si è comportato con inaudita crudeltà, ha approfittato dell’ignoranza della gente, violato i precetti islamici e umiliato la popolazione locale”.

Dost ha specificato che Hafiz Saeed “ha imposto ingiustamente multe, chiuso le scuole, maltrattato la popolazioni e commesso azioni ingiustificabili”. Tuttavia, ha precisato di “essere sempre leale all’Isis e al Califfato ma solo se non ci sono deviazioni”.

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