Prospettive svizzere in 10 lingue

Israele: paese intero si è fermato per “Giorno della Memoria”

Anche le auto, scarse sulle strade per le misure contro il coronavirus, si sono fermate e i conducenti e passeggeri sono scesi dai veicoli chinando il capo in rispetto e memoria delle vittime dell'Olocausto. Keystone/EPA/ABIR SULTAN sda-ats

(Keystone-ATS) Israele questa mattina alle 10.00 (le 09.00 in Svizzera) si è fermata al suono della sirene – lungo due minuti – che ha commemorato i 6 milioni di ebrei uccisi durante la Shoah dai nazisti e dai loro alleati.

Ovunque fossero, gli israeliani si sono alzati in silenzio chinando il capo in rispetto e memoria. Molte le persone che – chiuse a casa per le restrizioni imposte dalla lotta al coronavirus – sono apparse ai balconi e sulle terrazze. Auto private e servizi pubblici – scarsi sulle strade per le misure contro la malattia – si sono fermati e i passeggeri sono scesi dai veicoli mettendosi sull’attenti.

Il “Giorno della Shoah e della Memoria” (Yom HaShoah) – che si celebra oggi in Israele – è una delle date più solenni del calendario israeliano ma quest’anno il coronavirus ha fatto sì che gran parte delle cerimonie pubbliche, compresa quella di ieri sera a Yad Vashem, si siano svolte a ranghi ridotti, con discorsi registrati e testimonianze non dal vivo e i sopravvissuti chiusi a casa.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR