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Italia: da oggi si vota per il presidente della Repubblica

(Keystone-ATS) A due settimane dalle dimissioni di Giorgio Napolitano, si svolge oggi dalle 15 la prima votazione per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica italiana. I 1009 grandi elettori depositeranno per la prima volta nell’urna allestita nell’Aula di Montecitorio la scheda con il nome del loro candidato.

Oggi è prevista una sola votazione, da domani se ne terranno due al giorno nell’Aula della Camera, una alle 9.30, l’altra alle 15.30.

“Il nostro candidato è Sergio Mattarella”. Lo ha annunciato il premier italiano Matteo Renzi all’assemblea dei Grandi elettori del Partito democratico (PD). “Mattarella è uomo della legalità, della battaglia contro le mafie e della politica con la P maiuscola”, ha aggiunto.

Secondo lo schema iniziale, che vedrebbe il candidato eletto al quarto scrutinio con la maggioranza assoluta di 505 voti, il Giudice Costituzionale avrebbe i numeri anche con il no di Silvio Berlusconi.

Il Partito democratico (Pd) infatti può contare su 444 (446 con i presidenti di Camera e Senato che però non votano) grandi elettori, tutti o quasi a favore della sua elezione. A questi vanno aggiunti i 34 elettori Sinistra ecologia e libertà (Sel) – oggi è arrivato il placet ufficiale anche di Vendola -, i 32 voti del gruppo autonomie e anche i 45 sì dell’area composta da Scelta Civica e dai Popolari.

Deputato della Democrazia cristiana e ministro negli anni Ottanta, Sergio Mattarella è stato vicepresidente del Consiglio nel primo governo D’Alema (1998-99) e ministro della Difesa (2000-01). È stato anche deputato della Margherita per l’Ulivo. Dal 2011 è Giudice della Corte Costituzionale.

Il Parlamento riunito in seduta comune, convocato per l’elezione del Presidente della Repubblica, è composto dai senatori, dai deputati e dai delegati regionali, per un totale di 1009 grandi elettori. L’elezione avviene per scrutinio segreto attraverso una doppia “chiama”, prima dei senatori e a seguire dei deputati e infine dei delegati regionali. Per ogni turno di votazione e scrutinio saranno necessarie tra le 4 e le 5 ore. È quanto si legge in un comunicato della Camera.

Sono 450 i giornalisti accreditati, 40 i fotografi, 140 gli operatori in rappresentanza di 31 testate italiane, alle quali si aggiungono 10 testate estere e 27 operatori, per una cifra record di 657 addetti all’informazione. Per l’occasione sono state rafforzate le misure di vigilanza esterna ed interna al Palazzo.

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