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Italia: Lampedusa, vittime salgono a 289, arrestato scafista

(Keystone-ATS) Mentre a Bruxelles si discute di come affrontare il problema, a Lampedusa si continua a contare i morti, per il sesto giorno consecutivo: il mare oggi ha restituito i cadaveri di 58 migranti, che vanno a sommarsi a quelli che già si trovano nell’hangar all’aeroporto e che fanno salire il bilancio del naufragio di giovedì scorso a 289 vittime.

Numeri impressionanti e purtroppo ancora provvisori, tenendo conto che dentro il peschereccio affondato davanti a Cala Croce ci sarebbero, secondo il racconto dei migranti, ancora 75 corpi. Ma potrebbero essere anche di più visto che un testimone ha dichiarato ai magistrati che nella barca c’erano 545 persone e non 518 come detto da altri.

Lampedusa oggi ha dovuto affrontare un altro problema: la protesta dei migranti rinchiusi nel Centro di accoglienza, esplosa dopo due notti di pioggia che hanno trasformato i loro giacigli all’aperto in un luogo puzzolente e fradicio. I migranti hanno gettato all’esterno della struttura i materassi e hanno tentato di bloccare i pullman con chi stava partendo per essere trasferito nei centri sulla terraferma.

La tensione è rimasta alta per buona parte della mattina, ma fortunatamente non è esplosa in rivolta. Che però non è affatto scongiurata, visto che le condizioni di vita all’interno del Centro – dove ci sono oltre 800 persone a fronte di poco meno di 300 posti – restano indegne di un paese civile, nonostante lo sforzo dei volontari e la pulizia straordinaria degli ultimi giorni. Condizioni denunciate ancora una volta dall’Alto commissariato per i rifugiati dell’Onu che ha chiesto “misure urgenti” per una struttura che versa in un “degrado inaccettabile”.

Intanto stamane la commissaria europea Cecilia Malmstrom ha lanciato la proposta di “una grande operazione Frontex (l’agenzia che salvaguarda i confini Ue, ndr) di salvataggio sicuro che copra tutto il Mediterraneo, da Cipro alla Spagna”.

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