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Italia: migliora situazione meteo ma quattro morti in montagna

(Keystone-ATS) Migliora complessivamente la situazione meteorologica in Italia e la circolazione torna regolare sul tratto appenninico dell’autostrada A1, ma le forti nevicate di questi giorni hanno provocato oggi una serie di valanghe con un bilancio di ben quattro morti e un ferito grave. Intanto si lavora per ripristinare l’erogazione di energia elettrica nei Comuni dell’Emilia-Romagna rimasti senza luce, ma 21 mila utenze sono ancora al buio.

Nonostante gli appelli alla massima prudenza sulle montagne per il forte rischio di valanghe dovuto alla neve fresca caduta copiosa, e soprattutto a evitare lo sci fuoripista, quattro persone sono morte sotto le valanghe.

Uno sciatore olandese è rimasto sepolto sotto la neve a Cortina mentre sciava fuori pista; salvi i suoi familiari, che sciavano con lui. In Valle Stura, nel Cuneese, una valanga ha travolto un gruppo di scialpinisti, che si trovavano fuori pista ma tutti dotati delle attrezzature di sicurezza; sono riusciti a non farsi sommergere dalla massa nevosa, ma per uno di loro, un inglese di 47 anni, è stato fatale il violento urto contro un albero. Infine, nella zona di Castello Tesino, nel Trentino orientale, sono morti un diciassettenne di Gorgonzola (Milano), Alessandro Negroni, che è caduto mentre sciava fuori pista e un uomo di 44 anni di Montebello Vicentino, Alessandro Perazzolo, che faceva snowboard ed è stato travolto da una valanga.

Oltre alle quattro vittime, le valanghe hanno provocato oggi anche un ferito: sul monte Falcone, nel Vicentino, uno scialpinista è rimasto travolto da una valanga che lo ha trascinato per una ventina di metri. Immediati i soccorsi. È andata meglio, invece, a due uomini travolti fuoripista da una valanga nel bresciano, sul Passo del Tonale, che sono stati soccorsi e stanno bene.

Mentre nel Nord l’emergenza maltempo si sta lentamente risolvendo, una nuova perturbazione proveniente dall’Europa orientale si sta avvicinando all’Italia portando venti forti, gelo e neve anche a quote basse sulle regioni adriatiche centrali e meridionali.

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