Italia: morte Pantani; infermieri, pallina pane e cocaina non c'era
Non c'era nessuna pallina di pane e cocaina di fianco al corpo di Marco Pantani. A dieci anni di distanza lo sostengono i due infermieri del pronto intervento, che la sera del 14 febbraio 2004 videro per primi, anche prima della polizia, il corpo del ciclista morto.
Il particolare è clamoroso e andrebbe a contraddire quanto riportato nelle indagini del 2004 della Procura di Rimini per overdose. La testimonianza dei due infermieri è stata raccolta dall'avvocato Antonio De Rensis, legale della famiglia Pantani che in luglio ha fatto riaprire il caso con una nuova indagine per omicidio volontario.
Il "bolo" di pane e cocaina non fu visto né segnalato dagli operatori del 118, ma compare nel video della polizia scientifica. Si tratta di una pallina di pane bianca, quindi non sporca di tracce ematiche, in una pozza di sangue di fianco al cadavere.
Gli infermieri esaminarono per oltre 40 minuti da vicino il corpo e secondo la loro testimonianza quella pallina, grande come una noce, vicino al braccio di Pantani non c'era. All'avvocato della famiglia hanno confermato che se ci fosse stata se ne sarebbero sicuramente accorti e l'avrebbero segnalato subito, perché fa parte degli obblighi della professione.
Lo stesso avvocato De Rensis oggi a Sport Mediaset ha confermato che il professor Avato, perito della famiglia Pantani fin dal primo istante aveva affermato che quella pallina non poteva essere uscita dalla bocca del Pirata. Secondo il procuratore della Repubblica di Rimini, Paolo Giovagnoli, che coordina le nuove indagini sulla morte del ciclista, è ancora possibile che quella pallina sia stata rigurgitata come le indagini di 10 anni fa sostennero. È anche vero che i due infermieri, e l'autista dell'ambulanza, verranno ascoltati come testi nell'ambito della nuova indagine per omicidio volontario.