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Italia: sequestro lampo in Sardegna, rapito e liberato gioielliere

(Keystone-ATS) Un orafo di 67 anni, Giovanni Antonio Serra, sassarese, è stato prelevato dalla sua villa in campagna, in località “Li buttangari”, fra Sassari e Sorso, da tre uomini armati di pistola, rinchiuso nel portabagagli della sua Opel Vectra e portato via, mentre la moglie e il figlio, di 28, che cenavano con lui, sono stati legati e imbavagliati. Dopo qualche ora Serra è stato trovato, legato ma in un buona salute, all’interno del portabagagli, nel quartiere sassarese di Santa Maria di Pisa.

I banditi, di cui al momento si sono perse le tracce, hanno fatto irruzione nella villetta poco dopo le 21, mentre Giovanni Antonio Serra stava cenando con la moglie e con uno dei tre figli. Dopo aver staccato la luce i tre malviventi, incappucciati e armati, ben vestiti e con un marcato accento sardo, hanno legato il padrone di casa, la moglie e il figlio, e poi hanno messo a soqquadro la casa alla ricerca della cassaforte. Poi, non avendo trovato il denaro e i gioielli che cercavano, hanno deciso di portare via l’uomo e di farsi condurre da lui nel laboratorio di viale Porto Torres a Sassari, dove il gioielliere lavorava fino al dicembre dello scorso anno.

Qualcosa, però, è andato storto. La moglie e il figlio alle 22:30 sono riusciti a liberarsi e a dare l’allarme. È stato un vicino di casa che, dopo aver sentito le loro urla e aver appreso del sequestro ha avvisato le forze dell’ordine. Poco dopo è scattato il piano anti-sequestri e sono iniziate le ricerche dei banditi in fuga con l’ostaggio.

Verso l’1 di questa notte una telefonata al 113 ha segnalato l’auto di Serra in via Paganini. L’uomo è riuscito a togliersi il bavaglio e ha iniziato a urlare fino a quando gli abitanti della zona si sono accorti di lui. Dopo esser stato liberato è stato accompagnato in questura a Sassari dove è stato ascoltato per ore dagli inquirenti. Mentre per tutta la notte sono continuate le ricerche dei banditi.

L’ultimo sequestro risale a sei anni fa. L’allevatore di Bonorva (Sassari), Giovanni Battista Pinna era stato prelevato dalla sua azienda agricola il 19 settembre 2006 ed era riuscito a fuggire, il 28 maggio 2007, da un ovile a Sedilo (Oristano).

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