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JPMorgan: verso accordo USA-GB, ma rischio accuse penali

(Keystone-ATS) L’accordo con la Sec e le autorità inglesi dovrebbe arrivare in settimana. Ma JPMorgan rischia ancora accuse penali per la “Balena di Londra”: l’Fbi e le autorità di New York continuano infatti a raccogliere prove che potrebbero portare ad accusare la banca. Le indiscrezioni del Wall Street Journal rallentano JPMorgan in Borsa, dove cede lo 0,11% in una giornata positiva per i listini americani.

L’accordo civile con la Sec e l autorità inglesi dovrebbe costare alla banca 800 milioni di dollari e dovrebbe essere annunciato nei prossimi giorni. Nell’intesa JPMorgan ammetterebbe la propria responsabilità nel caso della cosiddetta “Balena di Londra”, il trader Bruno Iksil che ha assunto posizioni talmente importanti sul mercato dei derivati da influenzarne l’andamento. Le sue scommesse sono costate alla banca 6,2 miliardi di dollari di perdite.

L’amministratore delegato, Jamie Dimon, ha annunciato in una memo ai dipendenti che la banca sta compiendo uno “sforzo senza precedenti” per migliorare la propria compliance normativa (conformità alle norme). La banca sta “semplificando” la sua struttura e ha rafforzato i controlli interni aumentando lo staff addetto di 3000 unità.

“Mai abbiamo dedicato così tanto tempo, tanto sforzo e tanti soldi a un singolo obiettivo” afferma Dimon, in una comunicazione che – afferma il Financial Times – sembra voler prevenire la pubblicità negativa che arriverà dalle sanzioni americane e inglesi.

Ma neanche l’accordo riuscirà definitivamente a far sì che JPMorgan si lasci alle spalle il caso, con l’Fbi e le autorità di New York che continuano a indagare. Continua a indagare anche la Commodity Futures Trading Commission (Cftc).

Intanto i due ex trader della banca Julien Grout e Javier Martin-Artajo sono stati ufficialmente accusati di frode per aver nascosto le perdite della “Balena di Londra”.

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