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Kaczynski: c’erano due estranei in cabina aereo precipitato

(Keystone-ATS) MOSCA – C’erano due persone estranee all’equipaggio nella cabina del Tupolev 154 caduto il 10 aprile scorso a Katyn, in Russia, causando la morte del presidente polacco Lech Kaczynski e di altri 95 passeggeri che dovevano rendere omaggio alle vittime polacche dell’eccidio staliniano del 1940. Lo riferiscono le agenzie, citando la presidente del comitato interstatale per l’aviazione Tatiana Anodina. Questa ha precisato che il comitato intestatale per l’aviazione ha escluso attacchi terroristici, esplosioni o incendi a bordo e problemi tecnici nella caduta del Tupolev 154.
Uno degli “estranei” è già stato identificato, nonostante i rumori di fondo legati al fatto che la porta della cabina era aperta.
“La voce di una delle persone è stata identificata, qualla di un’altra deve essere sottoposta ad una identificazione supplementare da parte polacca”, ha spiegato Tatiana Anodina in una conferenza stampa sui risultati preliminari dell’inchiesta. Anodina non ha precisato chi è la persona identificata né il contenuto delle conversazioni.
Dopo l’incidente i media avevano avanzato l’ipotesi che i piloti avessero subito pressioni da parte del presidente o del suo entourage per atterrare lo stesso, nonostante la fitta nebbia e la scarsa visibilità all’aeroporto di Smolensk, 400 km a sud ovest di Mosca.
La presidente del comitato interstatale per l’aviazione ha inoltre precisato che i piloti del Tupolev non si addestravano con regolarità al simulatore.

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