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Kathy Riklin lascia il consiglio dell’Università di Zurigo

(Keystone-ATS) La consigliera nazionale zurighese Kathy Riklin (PPD) non solleciterà a giugno un nuovo mandato in seno al Consiglio dell’Università di Zurigo. La decisione è da mettere in relazione all’elezione nel governo cantonale della collega di partito Silvia Steiner.

La Steiner, che nella consultazione per il rinnovo dell’esecutivo dello scorso aprile era riuscita a scalzare dal governo il rappresentante dei Verdi Martin Graf, assumerà il controllo del dipartimento dell’educazione e automaticamente diventerà presidente del Consiglio, organo di sorveglianza dell’ateneo zurighese.

Se fosse rimasta il PPD, dopo i recenti avvicendamenti, sarebbe stato rappresentato in modo eccessivo in questa istituzione, che conta sette membri, ha detto la Riklin, nel Consiglio dal 2008, confermando una notizia apparsa sull’edizione odierna del “Tages-Anzeiger”.

Le dimissioni della Riklin erano state più volte richieste dall’UDC, in particolare dopo che martedì scorso il Tribunale d’appello del Canton Berna ha condannato la 62enne deputata a una pena pecuniaria con la condizionale per violazione del segreto d’ufficio.

Alla sentenza si è giunti dopo una denuncia del consigliere nazionale dell’UDC Christoph Mörgeli, ex direttore del Museo di storia della medicina dell’Università di Zurigo, licenziato due anni fa. La Riklin, discutendo nel 2013 con i giornalisti nella Sala dei passi perduti di Palazzo federale, aveva accennato all’esistenza di un rapporto di un gruppo di esperti poco lusinghiero sull’operato di Mörgeli quale direttore del Museo, che avrebbe dovuto rimanere confidenziale.

Ma tra i due eventi non c’è nessun tipo di relazione: Kathy Riklin ha precisato di aver preso la decisione di non ripresentarsi per un mandato nel Consiglio universitario prima che il tribunale pronunciasse la condanna nei suoi confronti. La decisione risale a lunedì scorso, il giorno dell’annuncio della ripartizione dei dipartimenti del governo cantonale.

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