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Kosovo: bloccata per sei ore da serbi colonna Kfor

(Keystone-ATS) Per sei ore oggi i serbi kosovari hanno bloccato un convoglio della Kfor a Rudare, nel Kosovo settentrionale, diretto al valico di Jarinje, nell’ultimo episodio di un braccio di ferro in corso da giorni tra Kosovo e Serbia per il passaggio delle merci.

Le forze internazionali come misura di ritorsione hanno completamente chiuso entrambi i punti di frontiera tra il Kosovo e la Serbia – oltre a Jarinje, anche Brnjak – di fatto interrompendo qualsiasi comunicazione tra le due entità. A gestire la situazione sul posto sono arrivati il comandante della Kfor, il generale Erhard Buhler, e il ministro serbo per il Kosovo Goran Bogdanovic e il capo negoziatore serbo per il dialogo con Pristina, Borislav Stefanovic.

È stato quest’ultimo a invitare alla calma la gente accorsa sul posto – tra gli altri tutti i sindaci dei paesi del Kosovo settentrionale e i preti ortodossi – affermando che i leader kosovari e la comunità internazionale stanno trattando per risolvere la questione dei valichi e che si è vicini ad un accordo.

L’intesa provvisoria trovata oggi per sbloccare la situazione a Rudare prevede che le forze della Kfor al momento si ritirino, mentre la situazione ai valichi resta per il momento immutata. Il problema del passaggio delle merci si è infiammato lunedì quando il Kosovo ha mandato reparti speciali per presidiare i posti di confine e dare esecuzione al bando sulle importazioni di merci serbe.

L’embargo di Pristina era stato deciso dopo che Belgrado aveva bloccato le esportazioni kosovare per un contenzioso sui dazi. Oggi i negoziatori serbi hanno chiesto il ripristino della situazione precedente ai valichi, ma il comandante della Kfor ha detto che per affrontare la questione vanno prima rimossi i blocchi.

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