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Kosovo: notte senza incidenti, ma tensione ancora alta

(Keystone-ATS) La notte è passata senza incidenti, ma la tensione rimane molto alta nel villaggio di Jagnjenica nel Nord del Kosovo, dove ieri in uno scontro tra i Serbi locali e le forze della missione militare Nato sono rimasti feriti 25 soldati della Kfor, di cui due gravi, e 65 serbi, di cui tre gravi.

Secondo la Kfor e le fonti serbe nessuno dei feriti è in pericolo di morte. I Serbi hanno eretto una nuova barricata poco lontano da quella che la Kfor ieri ha smantellato e così la situazione del ‘muro contro muro’ prosegue con il rischio che in ogni momento possa scoppiare un nuovo incidente.

Il ministro serbo per il Kosovo Goran Bogdanovic ha detto che il presidente Boris Tadic e il primo ministro Mirko Cvetkovic sono in continuo contatto con le missioni internazionali nel Kosovo cercando di risolvere la crisi in modo pacifico.

Il capo di stato maggiore dell’esercito serbo Miloje Miletic in un’intervista al quotidiano di Belgrado “Vecernje Novosti” ha detto che la situazione nel Kosovo “non è di una natura che richieda l’intervento dell’esercito” e ha escluso una nuova ondata dei profughi serbi dal Kosovo.

L’incidente a Jagnjenica è avvenuto due giorni prima della nuova riunione tra Belgrado e Pristina prevista per domani. Partendo per Bruxelles il capo della delegazione serba Borko Stefanovic ha confermato continuità nel dialogo nonostante gli incidenti. A Bruxelles si parlerà dei due valichi di frontiera di Jarinje e Brnjak che hanno provocato tensioni nel nord del Kosovo.

Di questi passaggi doganali Pristina in luglio ha preso il controllo mandando suoi poliziotti e doganieri. Belgrado e i Serbi locali non vogliono che questi passaggi siano considerati come posti di frontiera tra due stati, poichè la Serbia non riconosce l’indipendenza del Kosovo.

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