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Kraft getta spugna, ritira offerta su Unilever

Il logo del colosso anglo-olandese Unilever. KEYSTONE/EPA ANP/LEX VAN LIESHOUT sda-ats

(Keystone-ATS) Kraft Heinz getta la spugna su Unilever. E ritira l’offerta d’acquisto sul colosso anglo-olandese. L’annuncio è affidato a uno stringato comunicato congiunto delle due società.

”Unilever e Kraft Heinz annunciano che Kraft ha ritirato amichevolmente la sua proposta per un’unione delle due società. Unilever e Kraft si rispettano. Kraft ha un profondo rispetto per la cultura, la strategia e la leadership di Unilever”, si legge nella nota.

Poche righe che mettono fine a quello che sarebbe potuto essere il matrimonio del secolo nel settore dei prodotti di consumo, creando un gigante con in portafoglio alcuni dei marchi più popolari al mondo. E che arriva dopo 48 ore di dramma, che hanno messo a confronto due culture diverse, da un lato l’aggressivo taglio dei costi e dall’altro un capitalismo responsabile. E creato tensioni, anche politiche, sulle due sponde dell’Atlantico. Il primo ministro inglese, Theresa May, aveva infatti chiesto al suo staff di rivedere l’accordo per verificare se potesse mettere a rischio l’economia inglese e se meritasse l’intervento del governo.

L’offerta da 143 miliardi di dollari di Kraft ha colto di sorpresa Unilever. La bocciatura è stata immediata e senza margini di confronto, nonostante l’apertura di Kraft al dialogo. Unilever l’ha definita ”senza merito” e ha immediatamente precisato che non c’erano i presupposti per continuare il dialogo. Ma, in linea con le leggi inglesi, aveva concesso tempo a Kraft fino al 17 marzo per presentare una nuova offerta o ritirarsi.

I toni usati dal colosso americano sono stati ben diversi, con Kraft che ha lasciato la porta aperta a un confronto per creare una società leader al mondo, aprendo di fatto ad aumentare l’offerta, ritenuta da Unilever troppo bassa. Kraft, appoggiata da Warren Buffett e dalla brasiliana 3G, ha tentato l’affondo approfittando della sterlina debole e del rally dei suoi titoli innescato dall’elezione del presidente americano Donald Trump. Due fattori che, insieme, rendevano Unilever una preda ‘economica’, alla portata di Kraft in cerca di accordi per crescere e contrastare il rallentamento delle vendite.

Ma l’operazione non è andata in porto, e ora Kraft potrebbe puntare gli occhi su nuovi target, proseguendo nella strategia, finora di successo, di Buffett e 3G.

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