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L’UDC respinge al mittente la politica agricola 2022

L'UDC rispedisce al mittente la nuova politica agricola 2022. Nella foto d'archivio uno slogan dell'ex partito agrario su un campo del canton Vaud. KEYSTONE/DOMINIC FAVRE sda-ats

(Keystone-ATS) L’UDC rispedisce al mittente la nuova politica agricola 2022 (PA22+) presentata lo scorso febbraio dal Consiglio federale. L’ex partito agrario chiede in particolare misure che sostengano la produzione indigena.

La PA22+ è inaccettabile così com’è, poiché porterà ad un massiccio calo della produzione interna e, una volta di più, sposterà la produzione locale all’estero, hanno detto oggi diversi deputati UDC in un incontro con la stampa organizzato nella fattoria del consigliere nazionale Andreas Aebi ad Alchenstorf, nel canton Berna.

L’agricoltura ha un mandato definito dalla costituzione, ricorda l’UDC. Garantisce attualmente l’approvvigionamento di circa il 60% della popolazione svizzera. Con la nuova PA22+, il grado di autoapprovvigionamento scenderebbe fra il 53 e il 55%.

Il Consiglio federale vuole ridurre i redditi dei contadini, sostengono i deputati UDC. Il messaggio governativo prevede in effetti un innalzamento dei requisiti in materia di formazione per ottenere i pagamenti diretti e una riduzione progressiva del loro importo a partire da 150’000 franchi per azienda.

“I pagamenti diretti rimarrebbero riservati agli agricoltori che si astengono dall’utilizzare prodotti fitosanitari e a coloro che possono nutrire i loro animali solo con foraggi prodotti in azienda”, ha detto Pierre-André Page (UDC/FR).

Rielaborare il messaggio

L’UDC chiede in particolare che il messaggio del Consiglio federale sulla PA22+ sia rielaborato in modo da garantire un grado di autosufficienza superiore al 60%. Il diritto fondiario inoltre non andrebbe allentato e il reddito agricolo andrebbe sostenuto rinunciando ad un ulteriore riduzione dei pagamenti diretti all’agricoltura che produce, come pure riducendo gli oneri amministrativi per gli agricoltori.

Il messaggio del Consiglio federale, che si riferisce al periodo 2022-2025, prevede un importo complessivo di 13,774 miliardi di franchi per l’agricoltura. La riforma dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2022.

A causa dei ritardi legati al coronavirus, le Camere federali non affronteranno l’esame della PA22+ in autunno, com’era inizialmente previsto. La commissione dell’economia e tributi degli Stati (CET-S) avvierà comunque l’esame del progetto in una seduta supplementare prevista il 20 e 21 agosto prossimi.

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