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L’UFSP conferma la decisione sulla Liguria, è una zona a rischio

L'UFSP mantiene la Liguria nella lista delle regioni a rischio KEYSTONE/EPA/ALESSANDRO DI MARCO sda-ats

(Keystone-ATS) L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) conferma la sua decisione di inserire la Liguria nell’elenco delle regioni a rischio di coronavirus. Le autorità della regione turistica italiana avevano chiesto ieri a Berna di revocare la decisione.

La Confederazione analizza la situazione nei Paesi confinanti su base regionale, ha ricordato l’UFSP, contattato dall’agenzia Keystone-ATS. Con un’incidenza di 80 casi ogni 100.000 abitanti, la Liguria rappresenta una regione ad alto rischio di Covid-19. Un’ulteriore differenziazione all’interno di una regione non è possibile, ha aggiunto l’UFSP.

Ieri le autorità liguri avevano sostenuto che il superamento del limite di 60 casi ogni 100.000 abitanti che fa scattare l’obbligo di quarantena era dovuto principalmente ad un focolaio a La Spezia.

La Liguria è quindi inclusa nell’elenco delle regioni a rischio a partire da lunedì 28 settembre. Le persone che ritornano in Svizzera devono essere poste a una quarantena per dieci giorni. L’elenco viene regolarmente aggiornato in funzione dell’evoluzione della situazione, precisa ancora l’UFSP.

La regione è intervenuta con il Console generale della Svizzera in Italia, ha riportato l’agenzia italiana Ansa. Ha pure informato il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio.

Le autorità liguri ritengono che la decisione elvetica sia distorta dalla situazione “disomogenea” nella regione. A parte il focolaio a La Spezia, che è comune in declino, il resto del territorio regionale rimane per lo più al di sotto del parametro di allerta, sostengono.

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